domenica 12 ottobre 2014

Recensione "Mystic City", di Theo Lawrence

Buona domenica lettori ♥. Come state? Io malissimo, mi sono beccata un raffreddore tremendo e il mio problema con i raffreddori è che non mi passano mai. Ci mettono secoli per andarsene completamente.
Oggi vi posto la recensione di Mystic City, libro che come sapete ho letto per il GdL di Denise. Dopo aver letto varie recensioni negative su questo libro, non avevo aspettative molto alte, ma ecco, è riuscito comunque a deludermi. La recensione, più che una recensione, è un luuungo insieme di tutte le cose che mi hanno dato fastidio di questo romanzo. Enjoy!

Titolo: Mystic City (Mystic City #1) 
Autore: Theo Lawrence
Data di uscita: 17 giugno 2014
Editore: Mondadori (Chrysalide)
Prezzo: € 17,00 (copertina rigida); € 4,99 (ebook)
Pagine: 383
Trama: In una New York sommersa dall'acqua a causa del riscaldamento globale, i quartieri sono rigidamente divisi: Aire, la zona più elevata, è abitata dai ricchi, mentre la classe inferiore è costretta a vivere nel degrado del livello più basso, Abyss. La sopravvivenza della città è garantita dall'energia generata dai mystic, rappresentanti della classe inferiore dotati di poteri magici. Ma i mystic sono un potenziale pericolo, e per contenere la loro minaccia le due famiglie rivali che governano New York si alleano: Aria e Thomas, i rispettivi figli, dovranno sposarsi. Ma Aria si innamora di Hunter, un mystic ribelle e appassionato rivoluzionario, determinato a cambiare il destino del suo popolo. Un amore proibito è destinato a portare lutti e dolore, ma anche a travolgere per sempre la vita di Aria e del mondo stesso. 
 

 L'ho sempre saputo che questa storia mi avrebbe spezzato il cuore.

Libri come questo mi fanno seriamente incazzare. Scusate il termine, ma quando ci vuole ci vuole.
Mystic City non mi è piaciuto. Mi ha fatto più volte venire voglia di andare dritta dritta dall'autore per chiedergli che cavolo gli passava per la testa mentre lo scriveva.

Il problema è che questo romanzo ha un potenziale davvero alto.
Innanzitutto si presenta benissimo: ha una cover splendida e nell'edizione italiana c'è quella frasetta stampata in bella vista, che inevitabilmente cattura: Romeo e Giulietta nella New York del futuro.
E non è nemmeno una frase ingannatrice, perché questa è davvero una storia d'amore stile Romeo e Giulietta in una New York futura.
L'idea alla base è buona, in parte anche originale. E mi è piaciuta anche l'ambientazione, sebbene alcune volte abbia fatto un po' di fatica ad immaginare alcuni luoghi, a causa delle descrizioni secondo me confusionarie e poco accurate.

Ci troviamo appunto a New York, nel futuro. A causa del surriscaldamento globale e del conseguente scioglimento dei ghiacciai, la città è stata inondata. Il clima ormai è tropicale: caldo e umidità fanno da padroni, e le piogge torrenziali hanno devastato la parte più bassa della città. Ora New York è divisa in due parti: Aire e Abyss. La prima è la parte più alta della città, costituita da grattacieli, ponti e aerovie. Qui vivono i ricchi e i potenti. Ad Abyss, nei bassifondi, invece sono relegati i poveri e i disgraziati.

Non vi do dettagli della trama già troppo prevedibile, ma comunque l'idea di partenza non è male.
E inoltre l'autore ha uno stile davvero fluido e la lettura scorre veloce, tranquilla, liscia come l'olio, senza intoppi o eccessivi sforzi di concentrazione. Cosa che per me è da tenere ben in conto, visto quanto io faccia fatica a volte ad adattarmi ai vari stili di scrittura degli autori, quando comincio un nuovo libro.

Con queste premesse e senza avere aspettative altissime (le recensioni negative erano decisamente più di quelle positive e mi avevano fatto calare l'entusiasmo), ho letto i primi capitoli di Mystic City con una sorta di speranza crescente. Pensavo: per ora non è male, anzi è gradevole.. magari io sarò una di quelli a cui questo libro piacerà!
Perché in effetti all'inizio, non aspettandoti chissà cosa e chiudendo un occhio su qualche difettuccio, il libro funziona. Ti sembra che debba solo ingranare, entrare nel vivo, e poi ti piacerà.
Solo che più vai avanti, più ti rendi conto che questo libro semplicemente non ingrana e non entra nel vivo della storia. Mai.

Il ritmo, che all'inizio è alquanto lento, dovrebbe farsi più serrato via via che si procede con la storia, e invece sembra quasi che rallenti ancora di più.
I personaggi, che dovrebbero seguire uno sviluppo o perlomeno mostrare qualche caratteristica o particolarità che li contraddistingua, si fanno se possibile sempre più piatti e insulsi, se non addirittura antipatici.
Ci aspetteremmo inoltre di trovare qualche dettaglio in più sul mondo e sul tempo in cui la storia è ambientata, qualche informazione che possa esserci utile a capire la situazione in cui vivono e agiscono i personaggi. E invece niente. Sappiamo che New York è inondata e quindi ora è una specie di Venezia con i grattacieli, sappiamo che ad Abyss tutti i palazzi sono in rovina e che c'è odore di salsedine e sporcizia, e sappiamo che fa un caldo atroce e quindi si suda molto.
In pratica, per Lawrence questo significa world building.
Ma come si è arrivati a tutto questo? Come ha fatto la situazione a diventare così tragica? E, oltre a New York (in cui si svolge tutta l'azione), nel resto del mondo cosa è accaduto? Non è che volessi un trattato di pagine e pagine, ma almeno qualche cenno in più che mi permettesse di calarmi completamente in questo mondo e capirne le dinamiche.

Ma per me l'ostacolo maggiore da superare per provare a gradire la lettura sono stati i personaggi.
La caratterizzazione in questo romanzo non esiste.
Ci sono circa una sessantina di personaggi (tra principali e comparse), li ho contati. Sono tantissimi, troppi. E lo dice una a cui le storie piene di personaggi, stile Cassandra Clare, piacciono un sacco. Solo che Cassie con i personaggi è un genio. Ne introduce tanti, ma ha in mente una precisa storyline per ognuno. Non fa preferenze o distinzioni, li tratta alla pari, rendendo i suoi romanzi quasi delle storie corali. Nessuno sta lì tanto per starci, ognuno ha un ruolo preciso e lo svolge fino in fondo. Non hai mai la sensazione che anche uno solo di quei duecento personaggi sia inutile.
Ora però sto divagando, perché non potrei mai paragonare Mystic City ad uno qualsiasi dei romanzi di Cassandra Clare. Il paragone per me nemmeno esiste.

Quello che voglio dire è che nel romanzo di Lawrence ci sono un triliardo di personaggi e sono uno più inutile dell'altro. Vengono introdotti così, dal nulla, quasi uno nuovo per ogni capitolo, e poi o spariscono oppure vengono ripescati solo quando sono provvidenziali ad un preciso snodo della trama. Se c'è bisogno di un particolare pretesto o azione perché la storia possa proseguire in un certo modo, voilà, ecco che spunta o rispunta dal cappello uno dei tanti personaggi di contorno e zac! Fa quello che deve fare e il problema è risolto! Ergo... molti degli snodi fondamentali della trama sono a dir poco forzati.
E ci sono decisamente troppi personaggi senza volto che appesantiscono e rendono noiosa e snervante la lettura.
E anche i personaggi principali... bah.

Aria è la protagonista e voce narrante dell'intero romanzo e io alla fine, dopo 383 pagine, ancora non avevo capito chi fosse. E non in senso buono. Un personaggio a dir poco insipido. Totalmente senza sale, senza mordente, senza caratteristiche di qualsiasi tipo, a parte il fatto di essere talmente ingenua da risultare decisamente stupida. Ma di quelle proprio cretine cretine, eh. Che nemmeno ti fanno saltare i nervi, perché poverette, sono limitate. Capisce a pagina 355 quello che tutti noi abbiamo capito a pagina 20.
Inoltre dovrebbe essere una ragazza dolce e sensibile, o almeno così ci viene presentata. Però poi, *Parte spoilerosa, se volete leggerla, evidenziatela* dopo aver detto una ventina di volte che considera Davida come una cara amica o addirittura una di famiglia e che le vuole un gran bene, quando apprende della sua morte e tu ti aspetti che sia addolorata o almeno molto triste, non versa una lacrima e sembra quasi che non gliene importi nulla! Quello che le importa invece è accertarsi che la tizia, che ormai è morta, non fosse un interesse amoroso di Hunter (sì, sempre quella che considerava una sorella). Scusate ma per me è assurdo e inaccettabile. Anche perché la scena è tipo così: Hunter: Davida è morta. Aria: La amavi? Hunter: . Aria: Ca**o.



E anche Hunter, come personaggio non va (anche se è un po' meglio di Aria, ma del resto peggio di lei sarebbe difficile). Sarebbe il protagonista maschile, ma nella prima metà del romanzo appare forse una volta e dice circa due battute in croce.
Appare poi più frequentemente nella seconda parte, ma è come se l'autore non ritenesse necessario dargli una personalità, quando può limitarsi a ribadire quelle 2-300 volte quanto sia figo e incredibilmente possente e quanto i suoi occhi splendano e quanto i suoi muscoli guizzino sotto la maglietta.
No, seriamente, per farvi un esempio: pagina 376, “Il mio bellissimo, coraggioso Hunter. Pagina 377, “Il suo volto è incrostato di polvere e sudore, ma non è mai stato così bello. Pagina 381, “Ha l'aria stanca, ma è sempre stupendo nonostante le ferite”. And so on.
Alla fine cosa sappiamo di Hunter? Mmm....... ah sì! Che ha degli splendidi occhi azzurri e dei magnifici capelli biondi. Che è muscoloso, alto e slanciato, con un fisico atletico e perfetto. E che è così forte. E bello. E beh è anche... mm, gentile e coraggioso, forse? Sì, sicuramente. C'è altro? Non direi.

Magari potrei anche spendere un paio di righi per parlare delle due amiche di Aria, ma finirei solo per blaterare discorsi isterici e femministi, allora mi limito a mandare un infervorato messaggio all'autore: DIMMI QUALI DONNE HAI CONOSCIUTO NELLA TUA VITA, THEO. Perché devi per forza aver avuto un qualche tipo di trauma per dipingere le ragazze in quel modo. Ovvero come un concentrato ridicolo di superficialità, vestiti, profumi e unghie laccate, dalla cui bocca escono solo frasi del tipo: “Voglio un bel fusto con cui ballare i lenti e pomiciare nei bagni” (CIT. amica idiota n.1), oppure “Guardiamo un film, sgranocchiamo popcorn e spettegoliamo tutta la notte. Sarà divertente! (CIT. amica idiota n.2), o ancora (e poi giuro che la smetto) “Nessun ragazzo si accorge di me, quando sono in mezzo a voi due. Avete due corpi che sembrano gambi di sedano, con le tette e il sedere. Il mio assomiglia più a... una melanzana. Anzi, a una melanzana alla parmigiana. Da non crederci, sono gelosa!” (CIT. di nuovo amica idiota n.1).
Da notare, che le tizie in questione hanno tipo 20 anni. Non 13. E, in quanto rappresentante del genere femminile, mi sento in dovere di dire che nemmeno a 13 anni le ragazze sono così cretine o superficiali.
Just saying.

Per non parlare poi della storia d'amore. Oh, God. Potrei parlarne per tre ore, ma vi risparmierò lo strazio e mi limiterò a dire sette semplici paroline: uno-dei-peggiori-insta-love-di-sempre.
È risaputo, spero, che io ODIO profondamente gli insta-love. Quei terribili amori a prima vista, stile “lo/a conosco da circa 6 minuti e mezzo, ma già mi butterei volentieri in una piscina piena di coccodrilli per lui/lei”.
Non li sopporto, perché non li concepisco, perché non li capisco, perché non ci credo.
E in Mystic City non solo abbiamo un insta-love, ma è pure uno dei peggiori di cui io abbia mai letto.
Va più o meno così: lui e lei si incontrano, lui salva lei da una temibile banda di ragazzini, lui e lei prendono un caffè rivolgendosi forse due o tre parole, dopo qualche giorno lui e lei si incontrano di nuovo (PER CASO. A NEW YORK. O_O), lui le compra lo zucchero filato, lei vince un peluche e lo regala a una bambina amica di lui, lui le presenta sua madre, lei scappa, lui la rincorre sul tetto di casa sua, si baciano, si amano.
SO SO NOT FOR ME.

Vabbè ho blaterato a sufficienza di tutto ciò che non mi è piaciuto.
Cosa salvo? Come ho detto, la cover, l'idea di base, forse l'ambientazione, e lo stile molto scorrevole.
Per il resto, Mystic City è un romanzo distopico, in cui l'elemento distopico viene a malapena accennato, mentre fa da protagonista la parte romance, in maniera secondo me esagerata e comunque non coinvolgente
Se l'autore si fosse soffermato sulla trama, invece che stare a descrivere con una minuziosità ossessiva e allucinante ogni singolo vestito/completo/outfit di ogni singolo personaggio femminile, forse ne sarebbe venuto fuori qualcosa di meglio.
Ritmo lento, quasi totale assenza di azione, e personaggi stupidi e insulsi fanno di questo romanzo una delle peggiori letture fatte quest'anno.
Ed è ecco perché sono incazzata.

 Il Mio Voto: 2 stelline e ½
 
 Nonostante la scrittura fluida e l'ambientazione futuristica e originale, prevalgono un World Building estremamente fiacco, personaggi piatti, dialoghi ridicoli, e una storia d'amore fulminea e totalmente assurda. Un romanzo decisamente deludente.


Se siete giunti alla fine di questa lunghissima recensione, vi meritate un premio. 
Fatemi sapere la vostra, ditemi cosa ne pensate di questo libro, se lo avete letto o avete intenzione di farlo. E se lo avete letto, ditemi, avete riscontrato gli stessi difetti che ho trovato io? 
Un bacio e a presto!

20 commenti:

  1. Oddiomio, ed io che volevo comprarlo! o.o
    Menomale che ho letto la tua recensione, o avrei veramente buttato ore preziose della mia vita con un libro del genere. Eppure come dicevi tu la copertina e l'idea di base sembravano davvero carine! :(

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    1. Guarda, a me proprio non è piaciuto, però a molti invece sì e anche molto.. quindi non sconsiglio la lettura a prescindere. Magari potresti comunque provare a leggerlo in ebook per esempio o prendendolo in prestito.. se lo leggi fammi sapere cosa ne pensi :D

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  2. In effetti ora che mi hai fatto notare la scena spoilerosa da evidenziare, mi sono accorta che era proprio pessima. A me aveva già dato fastidio che all'inizio della storia lei non capisce nulla di quel che le accade e al posto di indagare lì, lei va a perquisire la camera di Davida...
    Però a me il libro è piaciuto molto, sarà che non leggevo uno YA da molto tempo:)

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    1. Quella scena proprio mi ha quasi fatto venire una crisi isterica. E Aria.. proprio non mi è piaciuta come protagonista :/
      Però naturalmente ognuno ha i suoi gusti, sono felice che a te il libro sia piaciuto. Io avrei tanto voluto che piacesse anche a me :)

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  3. Non mi sono letta tutta la recensione, la rimando a dopo aver letto il libro, aggiungo solo che al momento sono pessimista sul fatto che mi piacerà U.U
    Eppure ho letto anche recensioni in cui, nonostante i difetti, è piaciuto...peccato, una cover stupenda e un contenuto non all'altezza...

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    1. Secondo me alla fine può dipendere anche dall'età (magari se l'avessi letto due o tre anni fa mi sarebbe piaciuto un po' di più) e da cosa si cerca in un romanzo.. io per esempio detesto gli insta-love, per me i libri che ce li hanno partono già malissimo.. mentre magari per quelli a cui non fa differenza, il libro è gradevole :)

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  4. Avendo letto la mia recensione, Giada, sai già come la penso su Mystic City.
    Sono d'accordo con te per alcuni versi, per altri meno. Io spero vivamente che sia uno di quei libri che, con i seguiti, va migliorando. (Anche se dubito tu leggerai il seguito :P)

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    1. Sai non è detto.. tendo spesso ad applicare la politica delle seconde occasioni, perciò può essere che io decida di dare un'altra chance a questa serie :)

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  5. mannaggia...ho iniziato da poco il libro e tutte le recensioni che leggo in giro non fanno che demoralizzarmi uff

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  6. Oddio, e io che pensavo di leggere questo libro e.e non ne sono più così sicura!

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    1. Molti lo hanno trovato carino o anche bello, magari puoi dargli una possibilità.. lo dico per correttezza, perché per me si può evitare :P

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  7. Ma nuooooo!!!
    A me è piaciuto! D: Che brutta cosa! Mi dispiace che non ti abbia convinta! :(
    Peccato...!
    La cover però è splendida!!! *_______*

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    1. Ahah eh vabbè, non si può sempre essere d'accordo.. penso che magari se lo avessi letto qualche anno fa mi sarebbe piaciuto un po' di più (ma solo un po'). ^_^
      La cover è bellissima, poi quella originale del secondo è ancora più bella *_*

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  8. ahahahah mamma mia quanto ho riso..... io ho evitato di leggere il libro apposta per tutti i motivi da te elencati... non mi convinceva per niente... l'amore istantaneo è una delle cose che odio di più al mondo.... è una grande piaga della letteratura....ma dico io come fai ad innamoranti all'istante... poi beh una che dice solo quanto sia bello lui... no non mi è mai piaciuta l'idea di questo libro e per fortuna che me la sono scampata... ottima recensione mi hai fatto capire che questo libro non sfiorera mai la mia libreria XD!!

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    1. Ahahah grazie Martina! Tutti questi difetti per me sono troppo grandi e mi hanno fatto restare davvero delusa.. però ad altri è piaciuto molto. Una questione di gusti.
      In futuro, se proprio non avrai altro da leggere, magari prova anche tu a cimentarti con Mystic City e fammi sapere :P

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  9. Non ho ancora letto questo romanzo, ma man mano che leggo recensioni mi convinco che non sia proprio il caso di leggerlo. Sicuramente è sceso di parecchie posizioni nella mia TBR!

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    1. Dipende dai gusti di sicuro. Ho sentito tante recensioni negative, quanto quelle positive, sai? Alla fine forse dipende dall'età anche.. se lo avessi letto qualche anno fa magari lo avrei trovato un pochino migliore :)

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  10. Ho letto Mystic City e sono d'accordo con la tua lunghissima (ma piacevolissima da leggere e anche divertente) recensione ad eccezione del fatto che io invece ho trovato l'ambientazione estremamente vivida e proprio questa mi ha resa piacevole la lettura, rovinata poi dalla prevedibilità della trama :)

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    1. Grazie Giulia!
      L'ambientazione è piaciuta molto anche a me, solo che in alcuni punti, soprattutto riguardanti Abyss e il Blocco, non riuscivo a figurarmi con esattezza tutti i dettagli, ma in generale anche io ho trovato il tutto molto vivido :)

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