domenica 31 agosto 2014

Monthly Recap #2 - August

Ehilà, lettori! Un altro mese giunge al termine, so sad.
In realtà mi dispiace, ma fino ad un certo punto, perché onestamente l'autunno è la mia stagione preferita (sì, sono strana).
Comunque ecco che oggi torno con questa rubrica, che ha lo scopo di ricapitolare un po' il mese appena trascorso qui sul blog.

 
Letture del mese


Recensioni del mese
Se cliccate sull'immagine, sarete rimandati alla recensione relativa.

http://booksinthestarrynight.blogspot.it/2014/08/recensione-splintered-di-g-howard.html http://booksinthestarrynight.blogspot.it/2014/08/recensione-tutta-colpa-di-new-york-di.html http://booksinthestarrynight.blogspot.it/2014/08/recensione-le-coincidenze-dellamore-di.html



Rubriche del mese

Segnalazioni del mese

Altro


Spero che con l'inizio dell'autunno e il ritorno alla normalità, riuscirò ad essere più costante nella pubblicazione di rubriche e recensioni.
E probabilmente apporterò qualche modifica al blog, sia per quanto riguarda i post, sia per quanto riguarda la grafica. Ma non so ancora quando perché la prossima settimana parto e poi avrò bisogno di un po' di tempo, vista la mia totale inesperienza con l'html e la grafica in generale. 
Per ora vi saluto e vi auguro un buon ultimo giorno di agosto! ❤

p.s.: tra stasera e domani mattina risponderò a tutti i vostri commenti, purtroppo ora mi è difficile perché non sono a casa, quindi devo usare il cellulare :)

sabato 30 agosto 2014

Giant Book Haul - Part 1

Rubrica a cadenza casuale, in cui presento gli ultimi libri arrivati nella mia libreria, che si tratti di acquisti/regali o altro.

Ciao a tutti amici lettori adorati! Oggi, con un post veloce veloce perché non ho molto tempo, vi mostro la prima parte delle mie nuove entrate libresche. O meglio non proprio nuove perché sono quasi tutti libri usati che in un modo o nell'altro ho accumulato negli ultimi tempi (insomma qualche mesetto diciamo), e che ancora non vi avevo fatto vedere. La seconda parte arriverà, credo, sabato prossimo!


Allooora, ho finalmente deciso di iniziare la saga di Martin, e così ecco il volume unico de Il Trono di Spade e Il Grande Inverno. Della serie TV ho visto solo il pilot, perciò non so bene cosa aspettarmi, ma sono molto curiosa dato l'entusiasmo diffuso per questa saga.
Poi ho finalmente preso Il Primo Ultimo Bacio, di Ali Harris, che desideravo da un sacco di tempo. E anche Half-Blood, primo volume della serie Covenant della Armentrout, il secondo volume della saga di Percy Jackson - Il Mare dei Mostri, Resta Anche Domani, di Gayle Forman (nella nuova edizione con la locandina del film, decisamente migliore rispetto a quella precedente), Stay - Un Amore Fuori Dal Tempo, di Tamara Ireland Stone e Lo Sbaglio Più Bello della Mia Vita, di Katie Cotugno.

Poi abbiamo Anna Vestita di Sangue, di Kendare Blake, Il Fantasma di Canterville, di Oscar Wilde, Sono Il Numero Quattro, di Pittacus Lore, I Segreti di Coldtown, di Holly Black, Millennio di Fuoco - Seija, di Cecilia Randall, Black Friars - L'Ordine della Spada, di Virginia De Winter e Tenebre e Ghiaccio, di Leigh Bardugo. 


E per oggi è tutto, amici. Scusate, non ho inserito praticamente nessuna descrizione dei libri, li ho solo elencati, ma purtroppo ho davvero pochissimo tempo. Comunque, se cliccate sui titoli in grassetto, verrete rimandati alle relative pagine di Amazon per la trama, il prezzo e altri dettagli!
Buon sabato a tutti! :)

venerdì 29 agosto 2014

Sotto l'ombrellone #1

 

Cari lettori, ormai l'estate sta volgendo al termine, ma io me ne infischio e decido naturalmente all'ultimo minuto (come mio solito) di proporre per la prima volta questa rubrica carinissima, che ho trovato sui blog Café Littéraire Da Muriomu e Un Libro per Amico. Si tratta di “spiare” i propri vicini di ombrellone e poi riportare le loro letture qui sul blog. 
Perciò, ecco alcune delle letture “da ombrellone” che ho scovato io quest'estate!
 

La Piramide di Fango, di Andrea Camilleri
 
Lo conosco? Sì.
L'ho letto? No.
Identikit del lettore: Uomo sui 60 anni, tanti capelli grigi scompigliati, basso. Leggeva seduto su una sdraio sotto l'ombrellone. Indossava un costume boxer blu, con bordi bianchi.









Uno Splendido Disastro, di Jamie McGuire

Lo conosco? Sì.
L'ho letto? Sì.
Identikit del lettore: Uomo sui 55 anni, capelli castani ma ingrigiti e radi. Alto e abbronzato, indossava un costume boxer nero a fantasia verde, e portava costantemente degli occhiali da sole a specchio. Leggeva steso su un lettino, al sole.
p.s.: non trovate quantomeno singolare che un uomo adulto di quell'età legga Uno Splendido Disastro? Era insieme a quelle che dovevano essere chiaramente la moglie e la figlia, ma lui se ne stava tranquillo a leggere questo libro...



Il Fu Mattia Pascal, di Luigi Pirandello

Lo conosco? Sì.
L'ho letto? Sì.
Identikit del lettore: Ragazza sui 20 anni circa o poco più, capelli biondo scuro legati in alto e portati con una grossa fascia rossa sulla testa. Indossava un costume due pezzi grigio a fantasia, con risvolti rossi. Leggeva distesa di schiena su una sdraio, mentre prendeva il sole.








Noi Siamo Infinito, di Stephen Chbosky

Lo conosco? Sì.
L'ho letto? Non ancora.
Identikit del lettore: Ragazzina sui 13/14 anni circa, capelli castani ricci legati in una crocchia disordinata. Leggeva seduta su una sdraio sotto l'ombrellone, e portava occhiali da vista con montatura nera, e un costume due pezzi blu.








 
Il Ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde

Lo conosco? Sì.
L'ho letto? Non ancora.
Identikit del lettore: Ragazzo sui 25 anni, magrolino, capelli e barba neri. Leggeva seduto su una sdraio, al sole. Indossava un costume boxer nero con una riga verde ai lati, e occhiali da sole neri.









Questo è tutto per oggi!
Ora ditemi la vostra. Che ne dite di questa rubrica? E voi, quali letture avete scovato sotto l'ombrellone? :)

mercoledì 27 agosto 2014

W... W... W... Wednesdays #3

Rubrica ideata dal blog Should Be Reading, che va postata di mercoledì. Consiste nel presentare le proprie attuali letture, quelle più recentemente terminate e quelle future.

Ciao di nuovo! Oggi torno con la rubrica W... W... W... Wednesdays!
Come si può partecipare? Semplicemente rispondendo a queste tre semplici domandine:
  1. What are you currently reading? (Cosa stai leggendo al momento?)
  2. What did you recently finish reading? (Qual è il libro che hai da poco finito di leggere?)
  3. What do you think you'll read next? (Quale pensi che sarà il prossimo libro che leggerai?)

What are you currently reading?
Ormai l'ho quasi finito e posso dirvi che l'ho praticamente adorato, però è un libro davvero frustrante in alcuni momenti!


What did you recently finish reading?
 
Ultimamente ho finito di leggere Le coincidenze dell'amore, di Colleen Hoover, che ha un po' deluso le mie aspettative, e di cui vi ho lasciato la recensione qui. Poi ho letto lentamente perché non volevo finirlo Città del fuoco celeste, della Clare. Quando l'ho finito... l'ho riletto. Sì, proprio così. Ecco perché le mie letture vanno tanto a rilento. Ho letto per ben due volte di fila un libro di oltre 700 pagine. 


What do you think you'll read next?
Ho davvero difficoltà a scegliere la mia prossima lettura. Pensavo di leggere L'estate dei segreti perduti, ma d'altra parte sta per arrivarmi un mega ordine fatto su Libraccio qualche tempo fa (ebbene sì, un altro). Quindi non lo so.. per ora sono indecisa tra quello della Lockhart, Fangirl, della Rowell e Mystic City, di Theo Lawrence. Voi che ne dite?



E voi? Aggiornatemi sulle vostre letture! 

Segnalazione "Scheele", di Veronica Riga

Buongiorno lettori!
Per cominciare questa giornata, vi segnalo un romanzo di genere distopico, scritto dalla giovane autrice italiana Veronica Riga.

    https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0Z2fFGkG4lM7Ce4l0y31bQovLy_tjKd85vCBb5rdADitD7aS06LSluuar1FLKYeS6P2Q3WLE-xhvu2qSAVKeUV8D7swU5oQLxY87uOz8RH_4i0tYcsx-LSdYNgrgn3ZuImM1-aXLn2Po/s1600/1.jpg
    Titolo: Scheele
    Autore: Veronica Riga
    Data di uscita: 14 maggio 2014
    Editore: Lettere Animate Editore
    Prezzo: 1,49 (ebook - Amazon); € 2,49 (ebook - Play Store)
    Pagine: 169
    Trama: Dopo il grande disastro ambientale che ha lasciato il nostro mondo in balia dell’inquinamento, la popolazione rimasta si è raggruppata e suddivisa in quattro grandi metropoli, che la Società ha rinominato “Cerchi”, consacrate ognuna a differenti livelli di abilità e intelligenza. Emmaline ha sedici anni, e come tutti gli adolescenti della sua età prossimi al finire gli studi, sta per affrontare l’Assegnazione, il test che le dirà se potrà restare nel suo Cerchio natale o se dovrà lasciarlo in favore di un altro. Mentre aspetta l’esito dell’esame, però, un cortocircuito genera un incendio e interrompe la sua valutazione, costringendola a tornare a casa senza esito. La delusione del dover attendere altri due mesi per essere assegnata viene presto sostituita dalle preoccupazioni che gli porta Aran, un giovane ribelle del Quarto Cerchio che Emma sorprende a rubare a casa della sua migliore amica. Aran è sfacciato, testardo e completamente diverso da tutti i ragazzi della sua età, ma non solo. Sembra essere a conoscenza dei motivi che si celano dietro gli strani incendi sviluppati nelle sedi dei Cerchi durante i test d’Assegnazione. Spinta dalla curiosità di saperne di più, Emma finirà con l’avvicinarsi maggiormente al misterioso ragazzo e a un segreto che la Società sta tenendo nascosto a tutta la popolazione…
     
    Potete anche trovare un'anteprima del primo capitolo QUI.
    Trama interessante, non credete? 

    Noi ci rivediamo tra un po' con il W... W... W... Wednesdays! :)

martedì 26 agosto 2014

The Ice Cream Book Tag


Ciao amici! Oggi vado un po' di fretta perché sto andando a mare, ma prima ho deciso di fare questo delizioso e gustosissimo tag che gira da un po'. Ringrazio tanto Martina, del blog Bon Book e Clarke del blog Honey, There Are Never Enough Books per avermi taggata! 


PISTACCHIO
Un libro con la cover verde
Questo libro staziona sulla mia libreria praticamente da quando è uscito, ma non riesco ancora a trovare l'ispirazione giusta per leggerlo.. Me lo consigliate?

NOCCIOLA
Una serie molto lunga che vorresti leggere quest'estate, ma che probabilmente non farai e perché
 
La serie Fever di Karen Moning mi attira molto e ne ho sentito parlare davvero bene. Ho il primo libro in italiano, Il segreto del libro proibito, ma non l'ho ancora letto. Non è esattamente lunga come serie, però l'estate è quasi finita...

FRAGOLA
Un libro con la storia d'amore più dolce
 
Avrei potuto citare almeno tre o quattro libri con questa caratteristica, ma scelgo questo che sto leggendo in questo momento e che sto adorando. Dolcissimo!

VANIGLIA
Il tuo classico preferito
 
Non c'è molto da dire a riguardo... le emozioni suscitate da questo libro sono uniche.

MENTA
Un libro per bambini che ti piace
Quando ero piccola Geronimo era il mio migliore amico, e questo era il suo libro che preferivo in assoluto. C'era quell'edizione in cui alcune pagine, se strofinavi un po', odoravano di qualcosa, un odore diverso per ogni luogo del Regno della Fantasia! *__*

FIORDILATTE
Un libro molto lungo che hai letto velocemente
 
Il bacio dell'ombra, terzo libro della Vampire Academy Series, di Richelle Mead. Circa 550 pagine lette nel giro di un paio di giorni. 


Taggo: 
- Layla, del blog Ossessione Libri
- Cristina, del blog Alla Scoperta di Libri
- Valentina, del blog Reading Out Louder

E questo è tutto, have fun! :D

lunedì 25 agosto 2014

Segnalazione "Rebirth", di Antonio Pantaleoni e Fabrizio Rigante + Intervista agli autori

Buongiorno a tutti, carissimi lettori e buon lunedì! Anche questo mese sta volgendo al termine, ma ci pensate? Che tristezza...
Comunque, oggi vi parlo di un romanzo scritto da due giovani autori italiani. Si intitola Rebirth ed è un thriller fantapolitico. Ho avuto il piacere di intervistare Antonio e Fabrizio, gli autori, e quindi ecco che vi riporto le loro risposte e anche alcune informazioni sul romanzo.

Titolo: Rebirth
Autori: Antonio Pantaleoni e Fabrizio Rigante
Pagine: 352
Trama: Armi. Qualcuno di voi ha mai sentito questa parola? Guerra. Qualcuno sa dirmi il significato di questo termine? Dopo la Terza Apocalisse Michael Goodman e Ramon Farmer si preparano in vista delle imminenti elezioni: da sempre le loro famiglie si sono spartite il potere alla pari. Ma questa volta Goodman ha un asso nascosto nella manica. Si chiama "The Last War" ed è un reality. Un reality dove per la prima volta l'intera umanità potrà conoscere il misterioso significato della guerra, quella che distrugge e che genera violenza. Nessun calcolo può essere sbagliato. Ma una minaccia oscura è pronta a rinascere. Nessuno dei vostri risvegli è mai stato così tremendo.

Il romanzo può essere scaricato gratuitamente QUI.
Trovate invece la pagina Facebook dedicata al libro QUI.


INTERVISTA AGLI AUTORI
 
Benvenuti nel mio angolo virtuale, Antonio e Fabrizio!
Vi va di dirci qualcosa su di voi? Qualche curiosità, qualche particolarità che vi contraddistingue come autori e come persone, insomma quello che volete!  
Antonio, prima di incominciare a lavorare su Rebirth, aveva scritto soltanto sceneggiature, orientandosi soprattutto su generi americani come l’horror, il thriller o la fantascienza. Di recente ha provato, con Mela Rossa, un genere più sentimentale, adatto anche a un pubblico che forse, di fronte a certi generi o a certe tematiche, nutre ancora molti pregiudizi. La stessa cosa vale per Fabrizio, che però si è cimentato nella narrativa. I suoi primi romanzi trattano temi adolescenziali e sono molto banali nei contenuti e nello stile. Poi, maturando l’esperienza come scrittore e soprattutto come lettore, queste tematiche sono state del tutto abbandonate, e anche in questo caso c’è stato un avvicinamento ai generi americani come l’horror, la fantascienza e la fantasy. 
  
Parliamo del vostro romanzo. Vi siete ispirati a qualcosa in particolare per scriverlo? Altri romanzi, oppure film, o autori?
L’idea di partenza di Rebirth è un reality sulla guerra. Inizialmente doveva essere un romanzo distopico con molti più elementi fantascientifici, che poi abbiamo deciso di rimuovere. Ne è nato un thriller, più che un romanzo di fantascienza, ed è proprio questo il bello della scrittura creativa, ovvero la facoltà dello scrittore di lasciarsi trascinare dalla creatività e dalla fantasia, che in questo caso l’ha fatta davvero da padrone. Di recente solo Hunger Games ha trattato il tema del reality. Rebirth non ha niente a che fare con Hunger Games, per quanto possano esserci delle somiglianze. E non ha niente a che fare nemmeno con 1984 di George Orwell. Senz’altro ci si potrà leggere qualcosa che richiama Orwell ma le finalità sono molto diverse. A noi interessava scrivere un romanzo pieno di suspense più che un’opera satirica. Se così fosse stato avremmo scritto un romanzo ben diverso. Non a caso la componente politica è quasi nulla.

La vicenda editoriale di Rebirth. Lo avete presentato a qualche casa editrice? O avete mai considerato il self-publishing?
Le difficoltà a farsi pubblicare da un editore qualsiasi, grande o piccolo, sono sempre le stesse e sono difficoltà oggettive. I grandi editori ricevono una valanga di manoscritti ogni giorno, la maggior parte dei quali non viene presa nemmeno in considerazione. Usano i filtri delle agenzie letterarie proprio perché sanno di essere bombardati da proposte di pubblicazione. La qualità letteraria – e la vendibilità – spesso non è accettabile, ed è per questo che usano altri canali. Perciò abbiamo escluso l’ipotesi di contattare un grande editore.
La piccola e media editoria, invece, è un altro discorso. Non potendo garantire e garantirsi la copertura totale dei costi di stampa, di distribuzione etc., i piccoli e medi editori sono diventati dei tipografi, visto che chiedono spesso il contributo agli autori. È una cosa sbagliata per principio, se per definizione l’editore è un imprenditore. Se non investe mai, se non rischia, non ha più senso il suo ruolo stesso.
Gli autori che cascano in queste trappole, quindi, si ritrovano con un discreto numero di copie da vendere per conto proprio, magari organizzando presentazioni, ma non è nemmeno detto che si vadano a coprire tutte le spese.
Per questo il self-publishing è l’unica pista percorribile. Anche se non si può contare sul lavoro redazionale, è vero che i costi sono molto più bassi rispetto a una pubblicazione con un editore a pagamento. Sta poi all’autore farsi pubblicità per cercare di farsi conoscere. Pensare di guadagnare attraverso la scrittura, da anonimo, è quasi una follia.

A chi consigliereste la lettura del vostro libro?
Rebirth è adatto a lettori di ogni fascia d’età. È adatto a quei lettori che vogliono lasciarsi trascinare da una lettura avvincente e dai colpi di scena – e qui ce ne sono davvero tanti. Non c’è un protagonista e non ci sono i buoni e i cattivi ma ci sono solo lo spirito combattivo e l’istinto innato di sopravvivenza in un mondo che non è mai ciò che sembra. Questo è stato l’aspetto più divertente della progettazione e della stesura: il fatto di dover condurre i personaggi verso la verità, accompagnarli verso un incubo senza uscita.

Per finire, una mia curiosità di blogger e di lettrice: oltre ad essere autori, siete anche avidi lettori? Se sì, parlateci dei generi che prediligete e dei libri che preferite!
Siamo entrambi due lettori onnivori. Ci piace spaziare dai grandi classici della letteratura alla fantascienza, dai libri per ragazzi alla saggistica. La lettura variegata è molto importante non soltanto per formarsi un gusto personale ma anche per scoprire la differenza tra il passato e il presente. Bisognerebbe leggere un po’ di tutto, senza lasciarsi frenare dai pregiudizi di genere. Si può benissimo passare da Musil a Stephen King senza problemi e apprezzare l’autore in base al contesto storico e culturale, oltre che in base al contenuto. Forse Rebirth non sarebbe mai nato se non avessimo letto La svastica sul sole di Philip Dick e Fahreneit 451 di Ray Bradbury, due pietre miliari del genere fantascientifico. Per quanto Rebirth non vada considerato un romanzo di fantascienza a tutti gli effetti, la distopia è un elemento rilevante ed è legato senz’altro a questi due grandi romanzi.
Crediamo che nutrirsi di un certo tipo di letture, anche se variegate, influenzi nettamente il modo di scrivere, così come influenza i contenuti. In questi ultimi anni abbiamo trascurato molto gli autori italiani perché ci siamo abituati a leggere gli americani, proprio come guardiamo con interesse maggiore i film americani rispetto a quelli italiani. Si tratta di gusto ma si tratta anche di ambizione. La critica italiana ha spesso bollato la narrativa di genere come narrativa di serie B, come paraletteratura. Non sempre è così, e se pensiamo ad autori come Poe, Lovecraft, Asimov, o gli stessi Bradbury e Orwell, è molto difficile pensare che non meritino di essere studiati o citati nei libri di letteratura. Per questo ci orientiamo sulla narrativa di genere: ci sono molte più possibilità creative, a differenza delle tematiche tipicamente italiane (a meno che non si voglia scrivere un romanzo d’autore), e siccome a noi interessa coniugare la qualità stilistica con l’originalità della trama, abbiamo imparato a scrivere leggendo i classici ma abbiamo imparato a narrare e a stupire leggendo soprattutto i grandi autori moderni e di genere.

Bene, voi cosa ne pensate, cari lettori?? A me questo romanzo sembra davvero molto interssante e ho promesso agli autori che, non appena riuscirò a smaltire un po' di letture (e recensioni) in arretrato, mi dedicherò alla sua lettura!

sabato 23 agosto 2014

The Very Inspiring Blogger Award

Ciao a tutti :)
Oggi dedico un piccolo spazio al The Very Inspiring Blogger Award, un premiuccio tanto carino che ho ricevuto da Arya, Layla, Alessandra, Cecilia, Martina, Michela, Claudia, Silbi, Aenor e Macicci, che ringrazio tantissimo. Siete state dolcissime, ragazze! ^_^



Le regole:
 
-Ringraziare la persona che ti ha nominato.
-Elencare le regole e visualizzare il premio.
-Condividere 7 fatti su di te.
-Nominare altri 15 blog e lasciare un commento per fargli sapere che sono stati nominati.
-Mostrare il logo del premio sul tuo blog e seguire il/la blogger che ti ha  nominato.

I 7 fatti su di me:

1) Sono estremamente pigra. Ma proprio tanto. Al punto che mio fratello un giorno ha cominciato a chiamarmi Pigric, e poi non ha più smesso. 
Anche se poi dipende da cosa devo fare. Per quello che mi interessa posso essere anche la persona più attiva del mondo (per esempio se si tratta di andare in libreria...).

2) Ogni tanto, anche se sono in casa, e anche se sono le 11 di sera, mi viene una voglia irrefrenabile di saltare la corda! Non so perché, ma mi rilassa.
Ora che ci penso, questo punto sembra contrastare con quello precedente...

3) Sono un mezzo disastro in cucina. Dico "mezzo", perché ci sono solo 4 cose che so fare (sul serio, solo 4): dolcetti al cioccolato, patatine fritte, toast con i wrüstel (lo so, non ci vuole una grande scienza), biscotti al burro. Stop. Se dovessi vivere da sola, morirei di colesterolo. 

4) Non mi piace il caffè. Sarò forse una delle poche al mondo, ma è così. Ne metto solo un pochino nel latte la mattina, per svegliarmi, ma comunque potrei farne a meno.

5) Non sono minimamente in grado di parlare il dialetto della mia città. Alcune parole le conosco, ma pronunciarle è un'altra storia. I miei concittadini mi guardano male ogni volta che chiedo spiegazioni su qualche termine dialettale che hanno usato. 

6) La mia passione più grande, oltre alla lettura, è viaggiare. Sarà banale, ma il mio sogno più intenso è quello di girare tutto il mondo. Non intendo solo le città più famose, ma tutti quei posti nascosti, poco conosciuti, stupendi e mozzafiato, di cui nemmeno ho mai sentito parlare. 
Addirittura ogni tanto la notte sogno posti esotici e magici, e poi il mattino dopo vado su Internet a cercare se esistono davvero. 

7) Ho varie fisse/dipendenze irrazionali: per gli smalti, per le gomme da masticare, per le mie lenti a contatto, per i capelli lunghi e mossi, per i vestiti (non abbigliamento in generale, proprio i vestiti), per le cose fucsia, per i poster e i quadri di città famose, per gli anelli, e naturalmente, per i libri. 


Ora devo taggare 15 blog, tenterò di taggare chi non è ancora stato nominato, ma molto probabilmente alcuni lo saranno già stati comunque: 


Spero che vi faccia piacere :)
Un bacio a tutti!

giovedì 21 agosto 2014

Recensione "Le Coincidenze dell'Amore", di Colleen Hoover

Good Morning America readers!
Oggi sono a casa, e la mia mente vaga un po' qui e un po' lì, mi frullano in testa tante idee confuse, su qualche nuova rubrica, su qualche nuovo acquisto, sulle mie recenti letture..
Uff, è proprio quel tipo di giornata dove è meglio mettere nero su bianco i pensieri, perché ne venga fuori qualcosa di sensato. Capitano anche a voi giornate così?
E quindi, dovendo scrivere qualcosa, mi ritrovo a scrivere questa recensione. Un libro che moltissimi hanno amato, alcuni hanno odiato, e ad altri non ha convinto.
Ecco, io appartengo a questa terza categoria.


Titolo: Le Coincidenze dell'Amore (Hopeless #1)
Titolo originale: Hopeless
Autore: Colleen Hoover
Data di uscita: 31 ottobre 2013
Editore: Leggereditore
Prezzo: € 5,90 (copertina flessibile); € 3,99 (ebook)
Pagine: 376
Trama: Meglio una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è subito affascinata e spaventata insieme. C'è qualcosa in lui che fa riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima, il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia determinata a starne lontana, il modo in cui Holder riesce a toccare corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando coraggiosamente la verità, senza rinunciare all'amore e alla fiducia che provano l'uno per l'altra, Holder e Sky possono sperare di curare le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto.


Non so neanche da dove cominciare per parlare di questo libro. Davvero.
Parto allora col dire che mi ha deluso.
Il problema di leggere in ritardo libri così famosi e osannati è che le aspettative a riguardo crescono a dismisura, e non c'è niente da fare.
In più, io Colleen Hoover già la conoscevo grazie a Tutto ciò che sappiamo dell'amore, che per me è stato uno dei libri più belli letti quest'anno.
Inutile dire che da Le coincidenze dell'amore mi aspettavo molto.
Alla fine il libro non mi è dispiaciuto, però rispetto a ciò che mi aspettavo e rispetto a Tutto ciò che sappiamo dell'amore, purtroppo, questo romanzo l'ho trovato inferiore.

La trama del libro riportata sopra non rivela (stranamente) quasi nulla della storia e del suo sviluppo.
Il romanzo parte con il più classico inizio dei romanzi d'amore YA/NA: l'incontro fortuito tra i due protagonisti, la curiosità che nasce tra loro al primo sguardo. E poi l'inizio della frequentazione, il battito cardiaco accelerato, le prime gelosie, i primi equivoci e fraintendimenti, l'aspettativa crescente del primo bacio che tarda ad arrivare, il formicolio in tutto il corpo e le farfalle nello stomaco. E a fare da sfondo la solita dimensione scolastica del liceo.
Detta così, sembra una semplice storia d'amore tra un ragazzo e una ragazza.
Invece questo libro di semplice non ha proprio nulla.
Man mano che la storia procede e le pagine scorrono, qualcosa comincia a cambiare. Qualcosa nell'atmosfera stessa del romanzo. Il tono, da adolescenziale e spensierato, inizia a diventare più cupo, carico e severo, drammatico. Sorgono sospetti, riaffiorano ricordi e si svelano segreti. I sogni tacciono e parlano gli incubi.
Ma ogni volta che pensi che non possa succedere nulla di più, niente di peggio, e che ormai ci si avvii alla “risoluzione” di ogni questione, ecco che vieni subito contraddetto, perché un'altra tragedia o un altro devastante segreto ti aspettano dietro l'angolo.
Prendi per mano Sky, la protagonista e voce narrante, e la accompagni a scoprire come la sua vita, apparentemente normale, sia in realtà costellata di drammi e traumi degni di una vera e propria tragedia greca.

«Qualunque cosa sia, non voglio analizzarla. E non voglio che lo faccia nemmeno tu, okay? Ringraziamo semplicemente che alla fine ti ho trovata.» Rido per quest’ultima frase. «Lo dici come se mi avessi cercato.» Lui aggrotta la fronte e mi prende il viso fra le mani. «Ti ho cercata per tutta la vita.»

L'altra mano di Sky invece la tiene Holder, il protagonista maschile, che diventa il suo sostegno, l'unica certezza, la roccia in mezzo all'uragano che arriva per travolgerla. Ma di segreti ne ha molti anche lui, dolori nascosti nel passato.
Sul suo braccio, un piccolo tatuaggio: Hopeless. Senza speranza.
Sky si chiede perché Holder si definisca senza speranza, e ce lo chiediamo anche noi. La risposta arriva, sussurrata, tra i brividi e le lacrime. E i ricordi.
E attraverso questi ricordi si snoda il filo di una storia sepolta, che urla per tornare in superficie, una storia che intreccia le radici di Sky e Holder.
Una storia dura, aspra. Di dolore, di perdita, di orrore.

Holder e Sky sono personaggi particolari, per alcuni versi insoliti, che si ritrovano a condividere una storia d'amore intensissima, densa di quasi ogni tipo di emozione umana.
La Hoover è brava a parlare d'amore. Lo fa bene, sceglie le parole giuste.
Io, mentre leggevo e pensavo a loro, ricordavo una canzone della Pausini.
Tra le cose che vivi, io per sempre vivrò – diceva.
Sembra una frase scritta apposta per questi due personaggi.
Eppure questa storia d'amore infiocchettata alla perfezione non mi ha coinvolto come avrei sperato. Amore folle in troppo poco tempo. Amore troppo folle. Troppo romantico, troppo sdolcinato, troppo tutto. Almeno per me.
Speravo di ritrovare l'emozione provata per la storia tra Will e Lake, protagonisti di Tutto ciò che sappiamo dell'amore, e invece proprio non è successo.

Qualsiasi cosa lui senta, la sento anch’io. Qualsiasi cosa io senta, la sente anche lui. È ciò che accade quando due persone diventano una sola: non si condivide solo l’amore. Si condivide il dolore, la tristezza, l’afflizione e la sofferenza.

Sebbene delineati e caratterizzati con studiata maestria, Holder e Sky non mi sono piaciuti completamente. Nella loro particolarità, nelle loro stranezze, possono far sorridere, certo, e magari anche incuriosire, ma non mi sono rimasti nel cuore.
Sky ha dalla sua un'ironia pungente, una certa dose di sfacciataggine e di irriverenza. È simpatica, ogni tanto. Una buona voce narrante, tutto sommato. Ma non mi ha convinta, la sua vicenda tristissima non mi ha commossa. Per certi versi, l'ho trovata una protagonista un po' insipida.

Holder, invece, da un lato è meglio, e dall'altro è peggio.
È meglio perché è un personaggio più forte, più interessante rispetto a Sky. Anche se non è la voce narrante, mi sono sentita più vicina ai suoi sentimenti e alla sua vicenda, che non a quella di lei.
È peggio perché l'ho trovato un personaggio completamente fuori dal mondo. Del tutto irrealistico, come l'intera vicenda, del resto.
Condivide alcune caratteristiche con i soliti protagonisti dei romanzi New Adult: bello, impulsivo, un asso nel fare a botte. Lui, però, è più tormentato, e allo stesso tempo, assai più saggio.

Ed è proprio questo il problema. Sky e Holder sono ancora adolescenti, la vita getta loro addosso una valanga di mostruosità e sofferenze, e loro reagiscono e pensano in maniera quasi... diplomatica. Razionale. Ragionevole. Ma, per me è inconcepibile essere razionali e ragionevoli di fronte a quello che capita loro, a maggior ragione perché sono entrambi così giovani.
Le reazioni che hanno ad alcune rivelazioni non sono credibili. Soprattutto quelle di Holder. C'è un momento, verso la fine, in cui lui scopre un'orribile verità, e la scopre proprio per bocca di chi è il responsabile di questa atrocità, e quello che fa è iniziare a piangere, così all'improvviso, comincia a singhiozzare in silenzio.
E io, mentre leggevo, pensavo che non era possibile.
La tristezza non arriva mai per prima. Anche nelle cinque fasi di elaborazione del lutto (che poi valgono per ogni genere di trauma), la depressione è la quarta fase, la penultima prima dell'accettazione. Prima vengono la negazione, la rabbia e la contrattazione.
Ma, all'inizio, non piangi. O se lo fai, sono lacrime di frustrazione e rabbia, perché sei impotente e non riesci ad accettare che una cosa terribile sia già accaduta e tu ormai non puoi farci più niente. Il pianto singhiozzante invece, secondo me, arriva solo più tardi, quando ormai ci hai ragionato e ti sei arreso.
Holder e Sky piangevano, quando avrebbero dovuto arrabbiarsi, infuriarsi, sfogarsi, urlare a squarciagola o spaccare tutto. Quando avrebbero dovuto avere un impulso omicida, quando avrebbero dovuto sentire nelle ossa la necessità di far provare lo stesso incredibile dolore a chi lo aveva inflitto a loro.


Sono troppo maturi, per dei diciassettenni. E dopo un pianto liberatorio e un abbraccio, tutto ritorna quasi alla normalità, così, semplicemente.
Nell'arco di pochi giorni hanno visto la propria vita presa e ribaltata completamente, hanno attraversato ogni girone infernale, e poi tutto si risolve nel giro di cinque minuti.
D'accordo avere forza d'animo, ma da alcuni traumi ci vogliono anni per riprendersi. A volte nemmeno ci si riesce completamente.
E invece sembra che a Holder e Sky basti stare insieme.
E chissà, forse è proprio questo il senso del libro: che l'amore cura ogni ferita.
Non lo so, ma se è così io non condivido. Sarò cinica, ma non penso che l'amore curi ogni ferita, risani ogni esistenza. Mi sembra un'idea troppo ottimistica e semplicistica.
Ed ecco il paradosso: da un libro che getta i propri protagonisti nelle profondità più tenebrose della perversione umana, scaturisce alla fine una visione positiva della vita e dell'amore.
Perciò, comunque, un plauso alla Hoover, che in questo romanzo parla di tante cose brutte e di tante cose belle. Perché, in fondo – e su questo sono d'accordo – la vita è un grosso miscuglio ingarbugliato di amore e odio, di luce e buio, di sole e tenebre.
Dopo ogni lacrima, un sorriso, sembra voler dire questa storia.
Lacrime non ne ho versate, ma alla fine, nonostante tutto, ho sorriso anch'io

 Il mio voto: 3 stelline e ½
 
Una storia amara e tragica, dimenticata e poi riportata in superficie. Esagerata, secondo me, a tratti inverosimile, e non degnamente conclusa. Ma sicuramente ben scritta.



Ora ditemi di voi, avete letto questo libro? A quale delle tre categorie citate sopra appartenete? Lo avete amato, odiato o non vi ha convinto?