Buon
primo agosto a tutti, dear readers!!! Giustamente, come ogni primo agosto che si rispetti, oggi.. piove!
Finalmente sono riuscita ad ultimare la recensione di questo libro letto il mese scorso (primo di una trilogia), e quindi eccola qui. Però è lunga.. mi spiace, ma quando parlo di romanzi su cui ho molto da dire, non riesco proprio a scrivere poco. Proprio non ce l'ho il dono della sintesi...
Autore:
A. G. Howard
Data
di uscita: 1
gennaio 2013
Editore:
Amulet Books
Prezzo:
€ 12,08 (copertina rigida); €
6,85 (copertina flessibile)
Pagine:
372
Trama
tradotta da me: Alyssa
Gardner sente i pensieri delle piante e degli insetti. Per ora
nasconde le sue allucinazioni, ma conosce il proprio destino: finirà
come sua madre, in un istituto psichiatrico. La pazzia è stata parte
della sua famiglia fin da quando la sua bis-bis-bisnonna, Alice
Liddell, raccontò a Lewis Carroll i suoi strani sogni, ispirandogli
il classico Le
Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Ma forse lei non è pazza. E forse le storie di Carroll non sono così
fantasiose come sembrano...
«Tu
comprendi la logica dietro l'illogico, Alyssa. È nella tua natura
trovare la tranquillità in mezzo alla follia.»
Premetto:
non ho mai letto Alice nel Paese delle Meraviglie.
Shame
on me.
Ora
voglio leggerlo.
Splintered
è un retelling della famosissima opera di Carroll, e forse avrei
potuto apprezzarlo maggiormente se avessi conosciuto la storia di
Alice nei dettagli.
Alyssa, sedici anni, ha l'incredibile capacità di sentire le voci e i pensieri delle piante e degli insetti. Sua madre, Alison, per questa stessa abilità, è stata rinchiusa in una clinica psichiatrica anni addietro.
Alyssa
vuole liberarsi delle voci che da anni riempiono la sua testa, e far
uscire sua madre dalla clinica in cui è rinchiusa da anni, provando
che non è pazza.
Ma
non è così semplice.
Infatti
la linea di discendenza femminile della famiglia di Alyssa è
maledetta. La sua antenata, Alice Liddell, colei che ispirò il
romanzo di Carroll, da bambina si era avventurata nel misterioso
Paese delle Meraviglie, ma durante la sua avventura qualcosa era
andato storto e la punizione che ne era derivata era stata la
maledizione di tutta la sua stirpe.
Alyssa
scopre che l'unico modo per spezzare la maledizione è entrare nella
tana del coniglio, unico punto di accesso per il Paese delle
Meraviglie...
La
parola d'ordine per questo romanzo è IMMAGINAZIONE. L'autrice deve
averne avuta davvero davvero molta. Splintered vince il premio
come romanzo più fantasioso che io abbia mai letto.
La
quantità di scenari, creature, paesaggi e passaggi, magia e congegni
vari che riempiono le pagine di questo libro è impressionante per la
sua vastità e per la sua originalità. La creazione del Paese delle
Meraviglie da parte dell'autrice è stata rigorosa e
dettagliatissima. Se da un lato, di certo, la Howard si rifà molto
al mondo fantastico inventato da Carroll (com'è anche giusto che
sia, trattandosi di un retelling), dall'altro inserisce innumerevoli
particolari nuovi e inediti, aggiungendo alla storia una particolare
sfumatura horror, che rende intensa e raccapricciante più di una
scena.
Dimenticatevi
del coniglio bianco paffuto e frettoloso, che non si separa mai dal
suo orologio da taschino: qui è sostituito da un'orrenda creatura
per metà umana e per metà animale, con le corna al posto delle
orecchie, che spuntano direttamente dallo scheletro scoperto del
capo.
E
questo è solo un esempio.
Sto
iniziando ad apprezzare la follia. Non è una cosa buona. Non del
tutto.
Dal
momento in cui Alyssa mette piede nel Paese delle Meraviglie, ogni
capitolo è una nuova avventura, un nuovo luogo da esplorare, nuovi
strani personaggi da incontrare, nuovi pericoli da cui difendersi.
Immergendovi
con lei nelle profondità selvagge del Paese delle Meraviglie
ammirerete la notte stellata a bordo di una barchetta, nell'oceano
creato dalle lacrime di Alice, assisterete alla rivisitazione
teatrale di un processo, messa in scena da piccole statuette di
giada, passeggerete nel cimitero degli spiriti magici, attraverso un
tunnel fatto di tela di ragno, abbellito da rose bianche e luminose
appese in ogni foro.
Incontrerete
una foresta di fiori-zombie, un gigantesco polpo mutante famelico, un
migliaio di vongole collaborative, due sorelle con il torso e il viso
di donna, e la parte inferiore del corpo di una vedova nera, un
esercito di carte, cavalieri elfi, folletti volanti, tre regine in
guerra e un re traditore. E poi i soliti sospetti, il Cappellaio, la
Lepre, il Topo, il Gatto, ed altri, tutti in qualche modo diversi,
più inquietanti rispetto a quelli descritti da Carroll.
«Ora smettila di pensare come un'umana. La
logica dei Netherling risiede nel confine sfocato tra il sensato e
l'insensato.»
Tutto
questo mi è piaciuto. Insomma, leggo i romanzi fantasy proprio
perché mi piace viaggiare con l'immaginazione. Leggendo questo
romanzo mi piaceva girare le pagine e non sapere mai cosa avrei
trovato dopo, non sapere dove Alyssa sarebbe finita e quale nuova
strana e assurda sequenza di eventi avrebbe dovuto affrontare.
MA.
L'autrice,
secondo me, mette “troppa carne al fuoco”. Passatemi
l'espressione.
La
trama è complessa, arzigogolata, intricata, piena di “twists and
turns” (svolte e colpi di scena).
Troppo,
forse. Con tutto quello che succede (e succede davvero di tutto), la
Howard si perde nella sua stessa narrazione. E, secondo me, non
riesce a tenere bene insieme i fili di tutti gli spunti che lancia e
di tutti gli indizi che lascia. Per quanto scriva bene, la narrazione
procede a singhiozzo. Non lenta, solo a fatica. Mi è capitato in
continuazione di leggere un capitolo e non ricordarmi bene quello che
era successo in quello precedente. Di fare fatica per radunare tutti
i dettagli sparsi tra le pagine e riuscire finalmente a capire
qualcosa della linea orizzontale della trama. Per oltre la metà del
romanzo il quadro completo della situazione non risulta chiaro.
Vengono posti molti interrogativi, svelati vari segreti, ma spesso mi
sono ritrovata confusa, e alcuni snodi della trama mi sono sembrati
un po' forzati.
Per
fare un esempio: la protagonista è ferita? Viene in soccorso una
voglia magica sulla caviglia che guarisce ogni male. Un mostro
gigante sta per inghiottirla? Le basta suonare un violoncello e lui
si addormenta beato. Sta cadendo in un baratro dal fondale
accidentato e mortale? Ecco che le spuntano le ali!
In
un modo o nell'altro, Alyssa riesce sempre a salvarsi, senza quasi
farsi un graffio, e tutto grazie a questi suoi famigerati poteri
magici, che però non si capisce bene in cosa consistano. In maniera
molto vaga ci viene detto che lei è in grado di far muovere gli
oggetti con la mente, ma niente di più. Mi sarebbe piaciuto un
approfondimento di questa parte.
«Tu
brami il caos. Sei al massimo della felicità quando il mondo è in
tumulto. Prosperi nella follia.»
L'altra
cosa che proprio non ho apprezzato è stata l'eccessiva presenza e
minuziosità delle descrizioni. Mi rendo conto che a volte sia
necessario renderle molto dettagliate, soprattutto in un romanzo colmo
di luoghi e personaggi strambi e fantasiosi. E mi va bene. Il punto è
che in Splintered ci sono più descrizioni che dialoghi.
Qualche descrizione dettagliata è utile per capire in che posto ci
troviamo, ma troppe rallentano lo sviluppo narrativo e, come dicevo
prima, fanno perdere il filo della trama principale.
E
per questo motivo, anche il livello di inglese usato appare
sicuramente più complesso, non perché la terminologia sia
particolarmente difficile o le frasi troppo articolate, ma perché
trovarsi continuamente davanti descrizioni di ogni dettaglio rende la
lettura in lingua inevitabilmente più pesante.
Ultima
cosa: questo romanzo è un Fantasy Young Adult. E come tale, presenta
ogni singola abusata caratteristica del genere: il classico triangolo
amoroso (che io odio), dove la protagonista si trova contesa tra due
ragazzi bellissimi, meravigliosissimi, forti e possenti cavalieri
senza macchia e senza paura, che per lei darebbero la vita. E lei
ovviamente non sa chi scegliere. Ovviamente uno dei due le piace di
più, ma per l'altro sente un'attrazione irresistibile. Quindi
giustamente li bacia entrambi per decidersi e poi è più confusa di
prima. E allora via a tutte le solite paturnie mentali, che
sicuramente avrete presente. Poi c'è la solita antipatia a pelle tra
i due ragazzi che lottano per il cuore di lei, e quindi siparietti di
gelosia e rabbia e frustrazione, tipici delle commedie rosa.
I
due “machi” di turno qui sono Jeb, umano, amore segreto di Alyssa
da anni, e Morpheus, abitante del Paese delle Meraviglie e quindi
dotato di poteri magici, misterioso, ribelle e tormentato,
come lui stesso si definisce.
«Hai
pianto per lui, ma hai sanguinato per me. Viene da chiedersi quale
gesto sia più potente. Più vincolante. Immagino che un giorno lo
sapremo.»
Nonostante
tutto, mi sento di consigliare questo romanzo. Soprattutto a
chi ha letto e amato Alice nel Paese delle Meraviglie, e anche
a chi ha apprezzato la versione cinematografica di Tim Burton, Alice
in Wonderland, perché mi è sembrato che ci fossero molte
sfumature in comune con questo libro.
E
naturalmente se cercate una storia dove la fantasia, l'immaginazione
e l'assenza di regole e convenzioni “umane” siano le basi
fondanti, Splintered è il romanzo che fa per voi!
Il
Mio Voto: 3 stelline
Un retelling fantasioso e ipnotico, ben scritto e molto descrittivo. Forse troppo. Trama complessa e sviluppo un po' confusionario, ma a parte qualche pecca, un romanzo piacevole.
Avete letto Splintered? Avete percepito le mie stesse perplessità?
Questa serie mi incuriosisce ma penso che non la leggerò mai perché, nonostante io conosca abbastanza bene l'inglese, ho constatato che non riesco a leggere in lingua T_T
RispondiEliminaLeggere in lingua non è difficilissimo in realtà, però dipende dai libri.. Questo qui secondo me è un tantinello più difficile della norma.. Però potresti provare con qualcosa di semplice per iniziare :))
EliminaPrima di tutto, bella recensione! ^^
RispondiEliminaPoi io sicuramente in autunno mi butto sul romanzo di Carroll, perchè non l'ho ancora letto (non sei l'unica), e dopo aver letto la "recensione" di Piero Dorfles mi sento ispirata ancora di più. La storia di Splintered mi stava convincendo, davvero un bel retelling, ma poi ho letto le parole Triangolo Amoroso, e no, non credo di potercela fare U.U purtroppo è una delle poche cose che non sopporto nei romanzi...
Grazie Rosa!! ^_^
EliminaGuarda, il triangolo amoroso è proprio una cosa che io non sopporto. Lo trovo un espediente stra-abusato e anche un po' irrealistico sinceramente.. Poi quello di Splintered è davvero noioso. Comunque come retelling non è male nel complesso, l'idea è piuttosto originale. Mi sarebbe piaciuto di più se non fosse stato per i difettucci di cui ho parlato.. (:
Il triangolo amoroso purtroppo è diventato veramente fastidioso.. è ovunque -.-"
RispondiEliminaPeccato anche per le descrizioni così lunghe, non le tollero tanto.. però la storia mi ispira molto, quindi sicuramente lo leggerò, spero lo traducano prima o poi :)
Sì, spero anche io che lo traducano, chissà magari letto in italiano tutta la parte descrittiva risulterebbe meno pesante. Le descrizioni più che troppo lunghe sono troppo numerose, al punto da essere più presenti rispetto ai dialoghi. E la cosa risulta abbastanza noiosa nel complesso... Comunque in generale la storia e l'idea di base sono molto originali. Io consiglio la lettura soprattutto a chi ha letto già Alice nel Paese delle Meraviglie :))
EliminaAvevo adocchiato questa serie qualche tempo fa grazie ad una blogger americana che seguo e mi aveva incuriosita molto, ma poi leggendo alcune recensioni e soprattutto dato il tema - che ormai sembra onnipresente- del triangolo amoroso, non so davvero se sia un libro che possa fare per me.
RispondiEliminaAmo molto i retelling, ma quando ci sono di mezzo dei cliché per me perdono proprio il loro fascino ^^
Qui ci sono dei cliché, è vero, ma ci sono anche molti elementi innovativi e originali. Il triangolo amoroso non lo sopporto, però le cose che proprio mi hanno reso la lettura pesante sono state l'eccessiva presenza di descrizioni e la confusione generale di alcuni punti, come ho detto. Non sconsiglio la lettura a priori, ma penso che andrebbe letto prima Alice nel Paese delle Meraviglie. A chi è piaciuto, penso che potrebbe piacere molto anche questo retelling, nonostante la presenza di cliché. :))
EliminaCiao!!!!
RispondiEliminanoo a me non piace tantissimo alice in generale, e anche se questo libro ha delle cover fantastiche a me non ispira proprio, e il film mi è piaciuto ancora meno XD
per una cosa che mi piace nei libri è come dici tu " l'eccessiva presenza e minuziosità delle descrizioni" però non esagerata ... quindi mi dispiace ma non leggero questo libro ... XD
Non ti perdi chissà quale capolavoro, tranquilla!! ;) Se non ti piace Alice nel Paese delle Meraviglie, o tutto l'universo attorno al quale ruota la sua storia, e non ti è nemmeno piaciuto il film di Burton, allora sì, forse è meglio se stai lontana da questo romanzo ahaha. :))
EliminaAAAH io amo alice nel paese delle meraviglie, quindi questo libro devo prenderlo assolutamente!!
RispondiEliminaSì, direi che se ami Alice, questo libro dovresti leggerlo. Penso che anche io lo avrei apprezzato molto di più se avessi letto prima il romanzo di Carroll.. Il film di Burton mi era abbastanza piaciuto, ma con la storia vera e propria non aveva molto a che fare.
EliminaComunque, te lo consiglio! :))
la copertina è molto bella le immagini che hai allegato invece mi mettono abbastanza inquietudine...forse questa lettura non fa per me XD
RispondiEliminaAhahah però sono davvero rispondenti alla storia, che già di suo mette inquietudine! (:
EliminaOkay, mi hai proprio messo curiosità su questo libro! Lo leggerò. **
RispondiEliminaOttimo! Sono curiosa di sapere cosa ne penserai tu! ^_^
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