giovedì 17 luglio 2014

Recensione "Hunted", di Angela C. Ryan + Intervista all'autrice!

Ciao a tutti! Oggi vi parlo di Hunted, primo romanzo della saga sci-fi Star Heroes Chronicles, di Angela C. Ryan, autrice italianissima e talentuosissima. Vision, il secondo romanzo della saga, è da poco uscito ed è possibile acquistarlo in formato ebook.
Inoltre Angela è stata così gentile da volermi rilasciare una piccola intervista! :D
 
Titolo: Hunted (Star Heroes Chronicles #1)
Autore: Angela C. Ryan
Data di uscita: 14 ottobre 2013
Editore: Autopubblicato
Prezzo: € 14,35 (copertina flessibile); € 2,99 (ebook)
Pagine: 244
Trama: Abby Allen si definisce “Un’edizione limitata”, non per esemplare bellezza, ma per una serie di qualità che la rendono un tipo curioso e un po’ fuori dal comune. Diciotto anni, logorroica e con la sorprendente capacità di creare situazioni imbarazzanti, Abby ha una fissa per Superman e spera di incontrare un ragazzo che, pur senza superpoteri, gli assomigli almeno un po’, per integrità ed eroismo. Il destino sembra accontentarla e quando incontra Kevan, la sua vita prende improvvisamente una strana piega, dando inizio a una girandola di eventi che un passo alla volta, riveleranno il segreto che è sepolto nel suo passato. In una realtà dove nessuno è ciò che sembra, si sta compiendo una guerra aliena in cui si muovono personaggi intriganti e complessi. Le loro storie si intrecceranno irrimediabilmente le une alle altre, costringendo Abby a subire agghiaccianti rivelazioni su se stessa. Saranno Kevan e un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari ad accompagnarla in questa avventura, e mentre scende a compromessi con il suo nuovo io, sarà l’amore che prova per Kevan a tenerla saldamente ancorata alla realtà. E allo stesso tempo, la costringerà a prendere decisioni che la allontaneranno sempre di più dal suo supereroe. 
 

Alla fine quello che ogni ragazza desidera davvero, è un ragazzo gentile che la sappia amare, due braccia forti che la sappiano abbracciare, che sia abbastanza intelligente da poter sostenere con lui delle interessanti conversazioni, e che sia un discreto figo così da poterlo esibire senza vergogna con le amiche. Insomma, uno normale.
Questo nella maggior parte dei casi. Non nel mio a quanto pare.
Per un tipo come me, cresciuto a pane e Superman - che è stato sempre l’ideale di uomo su cui ho basato tutti gli altri - ogni confronto diventa un tormento. Troppo basso, troppo magro, troppo pesce lesso. Non c’è via di scampo. La realtà mi offre scenari postapocalittici in fatto di ragazzi.

Ho cominciato a leggere Hunted per caso, non perché me lo avessero consigliato, o perché ne avessi sentito parlare. Era uscito da poco, la trama sembrava carina ed ero curiosa di leggere un romanzo scritto da un'autrice italiana. Mai mi sarei aspettata che lo avrei adorato così tanto, né che ne sarei diventata dipendente. E invece è successo.
Abby è una ragazza comune, ma anche unica. Solare, chiacchierona e positiva, vede il mondo a colori. Ha una fissazione per i supereroi, anzi per uno in particolare: Superman, soprattutto la versione interpretata da Tom Welling, nel telefilm Smallville.
È un po' imbranata e simpaticissima. Un po' pazza, ma adorabile.
Una protagonista divertente, esilarante, perfetta.
Ma attenzione, perché Abby non è l'unica protagonista di Hunted. Infatti di protagonisti ce ne sono ben tre. La narrazione è in prima persona, e alterna i punti di vista di Abby, Kevan e Dakota.
Kevan e Dakota si sono appena trasferiti nel liceo di Abby e non passano certo inosservati. Sono entrambi bellissimi, di una bellezza talmente perfetta da sembrare... inumana. E in realtà questa è proprio la definizione giusta. Perché Kevan e Dakota sono due alieni, impegnati in una missione molto importante sulla Terra.
Non vi voglio svelare altro sulla trama, che in realtà è ben più elaborata di quanto possa sembrare.
Vado al punto e vi dico quali sono i punti forti di questo romanzo:
  1. I personaggi. Tre protagonisti, ognuno con una propria personalità e una propria voce, caratterizzati con maestria dall'autrice. Tutti e tre subiscono uno sviluppo emozionale e una maturazione interiore davvero notevoli nel corso della storia. Sono personaggi particolari, non banali o scontati, con esperienza di vita diverse, ma tutti dotati di una grande umanità d'animo, pur non essendo esattamente umani nel sangue.
  2. Lo stile dell'autrice. Uno stile fluido, diretto, capace sia di divertire con battute e situazioni esilaranti, sia di commuovere e far battere il cuore.
Insomma, se lo leggerete, vi assicuro che non ve ne pentirete e adorerete tutti i personaggi. E vorrete subito leggere il seguito, Vision!


 Il Mio Voto: 4 stelline
 
Uno Sci-Fi made in Italy che sa dove colpire. Trama interessante, narrazione fluida, personaggi ben delinati e una protagonista simpaticissima. Decisamente consigliato, anche per farsi due risate!


INTERVISTA ALL'AUTRICE

Ciao Angela! È un piacere per me darti il benvenuto qui nel mio blog, Books in The Starry Night. E sono onorata di poter dire che questa è la prima intervista che ospito in questo mio angolino virtuale. :D
Parliamo di Hunted, il tuo romanzo autopubblicato lo scorso ottobre. Ha avuto un grande successo e in moltissimi lo hanno adorato. E io sono tra questi! Perché hai scelto gli alieni come soggetto principale? C'è stato qualcosa in particolare che ti ha ispirato?
Semplicemente la mia passione per la fantascienza e l’amore per i supereroi, Superman in particolare. Era un po’ di tempo che mi frullava l’idea di scrivere un romanzo con protagonisti gli alieni, ancora prima che uscisse la serie Lux di Jennifer L. Armentrout. Ho cominciato a scrivere Hunted e quando è uscito il primo della Armentrout, qualche mese dopo, ero sul punto di decidere di non pubblicare più il mio. Mi sono detta: vedrai che il paragone sarà inevitabile, nonostante io non lo avessi letto e quindi non sapessi di cosa trattava a parte essere cosciente del fatto che avesse come protagonisti gli alieni, ma alla fine, me ne sono infischiata, e dai pareri che ho avuto dai vari lettori, ho capito che Hunted è diverso da Obsidian, il primo della serie Lux. Non migliore, intendiamoci, solo diverso.
Personalmente ho trovato molto interessante l'idea di narrare la storia da un triplice punto di vista, non solo da quello di Abby e Kevan, ma anche da quello di Dakota. È stato difficile creare tre diverse personalità, una per ognuno di questi tre personaggi, e dare loro una voce propria e peculiare?
Non particolarmente. I tre personaggi si sono autodefiniti man mano che li scrivevo. L’ho trovata una cosa piuttosto naturale e ho avuto così modo di approfondire tre diverse personalità e metterle a confronto fra di loro. In realtà, la personalità dei vari personaggi, è la cosa che mi riesce più facile creare mentre scrivo un romanzo, che poi lo faccia bene o meno, lascio che sia il lettore a deciderlo.
Altro aspetto che ho trovato originale è stato l'iniziale amore che Kevan nutre per Dakota, e il processo che questo personaggio affronta nel corso della storia e che lo porta ad amare Abby, pur conservando il grande affetto che ha sempre nutrito per la sua storica compagna d'armi. Immedesimarsi con un ragazzo (un alieno per di più!) e con questo complicato marasma di sentimenti mutevoli che si porta dentro deve averti richiesto una grande dose di sensibilità. Come fa una scrittrice donna ad immedesimarsi nella psiche di un uomo, anzi di un ragazzo?
Ti confesso una cosa: adoro scrivere i personaggi maschili. Sono i miei preferiti. Il loro punto di vista è sempre messo un po’ da parte dalle scrittrici donne, preferendo ad esso, il punto di vista del personaggio femminile. Per quanto mi riguarda, invece, credo che i pensieri del personaggio maschile, abbiano lo stesso peso di quello della protagonista femminile, per questo, ci tengo che sia molto chiaro e arrivi dritto al cuore di chi legge. Immedesimarsi nella psiche di un uomo, poi, non è cosa difficile per una donna. Siamo tutte, o quasi tutte, dotate di un’innata empatia che ci permette di capire e carpire i sentimenti, e i sentimenti non conoscono sesso.
Ora invece parliamo di Vision, l'attesissimo seguito di Hunted, che finalmente è in vendita! Senza fare spoiler per chi non avesse ancora letto il primo libro, puoi dirci se questo secondo capitolo riparte da dove si è concluso quello precedente, o se invece vedremo un salto temporale?
Non ci saranno salti temporali. Vision parte esattamente dal punto in cui si è interrotta la storia in Hunted. Il primo capitolo di Vision e l’ultimo di Hunted, sono strettamente collegati fra loro da un avvenimento particolare, che chi ha letto i due romanzi, conoscerà già.
Da Hunted a Vision, ritieni che i tuoi personaggi siano maturati e/o cambiati?
Cambiati no. Le loro personalità sono sempre le stesse. Maturati, assolutamente sì. Tutti, nessuno escluso. La strada percorsa in Hunted, ha permesso loro di crescere, affrontare nuove realtà, nuovi sentimenti. Le vicende vissute li hanno costretti, volenti o nolenti, a confrontarsi con prospettive diverse da quelle a cui erano abituati.
Mi è sembrato di capire che Vision sia l'ultimo capitolo della saga dedicato a Abby e Kevan. Significa che nei prossimi volumi non vedremo più questi due personaggi?
No, probabilmente li vedremo meno, in quanto non saranno i protagonisti, ma di certo darò loro dei piccoli spazi. In fondo questa serie, pur se scollegata dopo i primi due romanzi, è nata grazie a loro.
Hai trovato più complicato scrivere l'inizio o la conclusione dei tuoi romanzi?
Trovo sempre più complicato scrivere l’inizio di un romanzo. La pagina bianca dopo il titolo, mi terrorizza. Mi vengono mille idee in mente, ma tutte confuse, fino a che non le lascio decantare per bene, e alla fine, quella giusta, salta fuori da sola. Allora e solo allora, comincio a battere le dita sulla tastiera. Il resto viene da sé.
Quattro piccole curiosità generiche:
  • Un tuo mito (puoi nominare chiunque).
  • Il tuo film preferito (o più di uno, se vuoi).
  • La tua canzone preferita (o più di una, se vuoi).
  • E naturalmente, il tuo libro preferito (o più di uno, se vuoi).
Questa sì che è una domanda complicata! Il mio mito: Walt Disney. Trovo che sia stato un vero genio. Il mio film preferito: la trilogia di Star Wars, la serie degli Avengers, i film sui supereroi in generale insomma. Ma non tutti, solo quelli fatti bene. In generale mi piacciono i film di fantascienza accomunata all’azione. Naturalmente, tutto il repertorio Disney, parliamo quindi dei grandi classici, fino ad arrivare alle più moderne produzioni di cartoons, come anche dei film targati Walt Disney; per citarne qualcuno, la serie de I Pirati dei Caraibi. Adoro I Goonies, l’avrò rivisto un centinaio di volte. I Fantasy come Il Signore degli Anelli, Harry Potter, ecc. In ultimo, le commedie americane come C’è Posta Per Te, l’importante è che non siano troppo sdolcinate e che mi facciano sorridere. La mia canzone preferita: sarà meglio che riassuma altrimenti prenderò tutto lo spazio nel tuo blog. Ho amato e amo Michael Jackson, mi piace il pop, a patto che non sia la solita canzonetta che dura un’estate e poi la dimenticano tutti. Ma il genere che più mi appartiene, è sicuramente il rock melodico e quello un po’ alternativo, se così posso definirlo. Quindi Muse, sopra tutti. Coldplay, Imagine Dragons, Green Day, Linkin Park e tanti, tanti altri. Il mio libro preferito: ti elencherò quelli di cui non potrei fare a meno se finissi su un’isola deserta. La Shadowhunters Saga. Storia Catastrofica di te e di me. Schegge di Me e tutto il resto della serie. Never Sky e i vari seguiti. Albion, e mi fermo qui solo perché ricordarli tutti mi è davvero impossibile.
Ultima domanda, giuro. Che consiglio daresti a chi aspira a diventare autore e a pubblicare un romanzo proprio, ma non sa da dove cominciare?
Chiedere un paio di consigli a chi lo ha già fatto. Ma più di ogni altra cosa, consiglierei di non arrendersi davanti alla prima difficoltà. Di lavorare in modo serio sul proprio romanzo, curando l’editing come se fosse l’ultima cosa che fa al mondo, per rispetto di chi acquista il libro e di chi lo legge. Consiglierei anche di non pensare mai di aver raggiunto un traguardo. Pubblicare un romanzo, è solo l’inizio di una lunga strada dove si incontreranno mille difficoltà, rifiuti, critiche negative, oltre a quelle positive, invidie, anche qualche insulto. La prima regola è di non pensare mai di essere talmente bravo da piacere a tutti. Non può essere così e si deve essere disposti anche a subire pareri negativi su quello che si è scritto, ma questo non deve essere il presupposto per scoraggiarsi, mai. Un sorriso e si riparte. Se qualcuno volesse pubblicare un romanzo solo per sentirsi osannato, consiglio di lasciare perdere in partenza. Scriverà di sicuro un romanzo che non vale la pena di essere letto. Consiglio di pubblicare solo se il motore che spinge a farlo è una passione smodata per la nobile arte della scrittura. Consiglio in ultimo di studiare, studiare e studiare. Attraverso i romanzi degli altri, attraverso libri dedicati alla scrittura creativa, attraverso i consigli di chi ne sa più di te. Il talento c’è o non c’è, questo è vero, ma il talento è come una pianta: se non la innaffi di tanto in tanto, appassisce e non dà più frutto.
Grazie mille, Angela, per aver accettato di rispondere a queste domande. Sono davvero felicissima di averti avuta come mia ospite. Ti saluto e ti auguro tanta, tanta, tanta fortuna.

Avete letto Hunted e Vision, lettori? Se no, cosa aspettate a farlo? ^__^

6 commenti:

  1. Ma che belloooo voglio anche io questo libro! ç__ç ero tentata di prenderlo in ebook, ma detesto leggere sul kindle!
    Complimenti per l'intervista interessante all'autrice e la bella recensione! Adesso ho ancora più voglia di leggerlo!

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    1. Grazie Leda!
      Come ti capisco, nemmeno io riesco tanto a leggere sul kindle, quando c'è la possibilità di leggere il cartaceo! Questo va un po' a discapito di risparmio e spazio, ma non posso farci nulla..
      Comunque in questo caso, magari potresti fare un'eccezione: il romanzo merita davvero! :D

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  2. Non ho ancora letto nessun libro sugli alieni.. Hunted dev'essere davvero molto carino.. ne ho sempre sentito parlare bene e poi mi piacciono le storie raccontate attraverso più punti di vista :)
    Ho apprezzato molto l'intervista.. complimenti!
    E poi l'autrice ama i Muse.. già mi è simpatica xD

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    1. Grazie Elisabetta!
      Io di romanzi sugli alieni ho letto solo Obsidian della Armentrout e ovviamente Hunted, e mi sono piaciuti entrambi, ma in modo diverso. Ti consiglio di leggere Hunted perché la Ryan è davvero brava non solo nella caratterizzazione dei personaggi, ma anche nella creazione di situazioni esilaranti e divertenti! :D

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  3. ho visto questo libro ovunqueeee è giunto il momento di leggerlo, quando ha citato la Disney, Shadowhunters, Harry potter, schegge di me, hanno reso questa autrice una grandeeee adesso prendo sul serio l'idea di leggere questo libro così taglio la testa al toro, comunque bellissima recensione =) e ottima intervista sono contentissima x te è come un battesimo la prima intervista non si scorda mai =)

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    1. Grazie Martina, sono contentissima pure io! :D
      Comunque, leggilo leggilo, è davvero troppo divertente e appassionante! L'autrice è gentilissima e simpaticissima, e anche io quando ho letto che adorava Smallville e Shadowhunters, ho deciso che sarebbe stata lei la prima che avrei intervistato! ^_^

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