domenica 6 luglio 2014

Recensione "Anna and the French Kiss", di Stephanie Perkins

Buongiorno e buona domenica a tutti! Cosa farete oggi? Io sarò fuori per tutto il giorno: vado in villa da alcuni amici, e in questo posto la connessione è praticamente inesistente. Perciò sarò un po' assente per oggi (anche domani in realtà, però, dovessi anche camminare ore a piedi sotto il sole cocente, troverò un punto in cui il cellulare o qualche altro gadget tecnologico prendano).
Intanto, ieri sono riuscita a preparare una piccola recensione che mi piacerebbe proporvi. Promesso, è più breve dell'ultima (anche se non molto)!
Anche questo è un libro che ho letto qualche settimana fa, e che mi ha sorpreso. Ero piuttosto scettica, nonostante i mille pareri positivi letti in rete, per via della trama alquanto scontata, ma mi sono dovuta ricredere.

Titolo: Anna and the French Kiss (Anna and the French Kiss #1) [ENG]
Autore: Stephanie Perkins
Data di uscita: 4 agosto 2011
Editore: Speak
Prezzo: € 11,48 (copertina rigida); € 8,81 (copertina flessibile); € 2,40 (ebook)
Pagine: 380
Trama tradotta da me: Anna è felice ad Atlanta. Ha una migliore amica leale e una cotta per il ragazzo che lavora con lei al cinema, e che proprio ora sta cominciando a ricambiare i suoi sentimenti. Perciò non potrebbe essere meno eccitata quando suo padre decide di mandarla a Parigi presso un college per frequentare l'ultimo anno di liceo. Ma nonostante non parli una parola di francese, Anna incontra alcuni ragazzi simpatici, tra cui l'affascinante Étienne St. Claire, che presto diventa il suo migliore amico. Sfortunatamente, lui è impegnato – e potrebbe esserlo anche Anna. Potrà un anno di romantici incidenti sfiorati concludersi con il bacio alla francese che Anna sta aspettando?

 

Come vi dicevo, questo libro mi ha sorpreso.
Non c'è bisogno di soffermarsi troppo sulla trama. Quella che potete leggere qui sopra dice già tutto quello che c'è bisogno di sapere.
Mi chiedevo come potesse una trama talmente trita e ritrita e dal finale così scontato essere alla base di un romanzo che mi coinvolgesse al punto da adorarlo.
E invece questo è stato esattamente ciò che è successo.

Qualche mese fa mio padre mi ha iscritto ad un collegio. Ho praticamente visto le virgolette attraverso la linea del telefono, mentre mi diceva che vivere all'estero sarebbe stata “un'ottima esperienza di apprendimento”, e “un pegno di cui avrei fatto tesoro per sempre”. Certo. Un pegno. E avrei anche sottolineato il suo uso errato della parola, se non fossi già stata in preda ad un attacco isterico. Dal momento del suo annuncio, ho provato a urlare, scongiurare, supplicare e piangere, ma niente gli ha fatto cambiare idea. E adesso ho una nuova carta di credito per studenti e un passaporto, che mi presentano come: Anna Oliphant, cittadina degli Stati Uniti d'America. E ora sono qui con i miei genitori – a sistemare le mie cose in una stanza più piccola della mia valigia – l'ultima arrivata tra gli studenti dell'ultimo anno alla Scuola d'America a Parigi.

Anna arriva a Parigi ed è disperata. Non conosce nessuno, non capisce una parola di francese, è completamente sola per la prima volta nella sua vita, e soprattutto è arrabbiata, perché la sua vita ad Atlanta era perfetta. Ora non è più ad Atlanta, non ha più la sua migliore amica, né il suo fratellino, né Toph, il ragazzo per cui ha un'enorme cotta. E non ha avuto scelta, perché il padre ha preso questa decisione per lei.
A questo punto io ero leggermente contrariata e pensavo: “Ma perché mio padre non se ne esce mai la mattina con un biglietto aereo fresco fresco di stampa per Parigi? E tu ti lamenti pure?!”
Insomma, ammetto che in alcuni punti del romanzo, Anna mi ha fatto leggermente innervosire. Ma, in realtà, sono in grado di affrontare qualunque protagonista un po' infantile dopo Bella di Twilight. E la stessa Katniss, che è una delle mie eroine preferite, a volte avrei voluto strangolarla.
Perciò questa iniziale antipatia non è stata un problema.
È vero che all'inizio del romanzo Anna risulta un po' infantile, ma di sicuro affronta un processo di maturazione notevole all'interno della storia.
E comunque, devo riconoscere, a suo favore, che Anna è una narratrice fantastica: ironica (e auto-ironica), spiritosa, dolce, e soprattutto assolutamente credibile.

Di questo romanzo, mi avevano incuriosito due cose principalmente:
  1. le innumerevoli recensioni adoranti lette in rete;
  2. il commento della mia amata venerata Cassandra Clare, che diceva: “Magico... cattura davvero la sensazione di essere innamorati”.

Beh, Cassie aveva ragione.
Ciò che rende questo romanzo speciale e meritevole di essere letto è in primis la capacità invidiabile
dell'autrice (che tra l'altro ha esordito con questo libro) di entrare nella testa di una ragazza che – come cantava Britney Spears tanti anni fa – non è una ragazzina, ma non è ancora una donna.
Può un autore entrare nella testa e nel cuore di un adolescente-non-più-adolescente, quando gli stessi adolescenti il più delle volte non riescono a fare ordine tra i flutti di sentimenti e sensazioni e dubbi e paure che si rincorrono dentro di loro?
Può. E la Perkins ci mostra come.
Siete mai stati innamorati? Sapete come ci si sente? Se non lo sapete, lo capirete leggendo la storia di Anna & Étienne.
Anna & Étienne. Questo libro potrebbe intitolarsi anche solo così. Un po' come Eleanor & Park.
Étienne è un personaggio adorabile. Davvero. E ciò che più mi è piaciuto di lui è che non lo puoi classificare in una delle solite categorie cliché tipiche dei romanzi romance/new adult/young adult: non è il classico bello e impossibile; non è il bad boy dal cuore d'oro; non è il ragazzo tormentato dal passato difficile, scontroso ma romantico; non è il possessivo ossessivo di turno che adesso va tanto di moda; ma non è nemmeno l'amicone timido e impacciato, né il galantuomo d'altri tempi.
No. Étienne è un po' di tutti questi personaggi messi insieme, ma poi non c'entra niente con nessuno di loro. È bello sì (soprattutto i suoi capelli) ma non è perfetto. Anna lo vede come tale, perché è innamorata di lui. Ma Étienne, per esempio, è basso. Si è mai visto un protagonista maschile basso? Protagonista di una storia d'amore super-romantica. Basso, addirittura più basso di Anna di circa tre centimetri. Ho adorato questo particolare. Ho adorato che i personaggi fossero credibili, reali, imperfetti.

Étienne è un cosmopolita: nato a San Francisco, cresciuto a Londra, vive a Parigi, e frequenta lo stesso college in cui Anna si è appena trasferita. Parla correntemente inglese e francese e ha un affascinante accento inglese che negli americani è davvero sexy (non lo so, pensate a Joseph Morgan nei panni di Klaus nella versione originale di The Vampire Diaries/The Originals, capite?).
Ha una verve, uno spirito e un'umanità che pochi personaggi che ho conosciuto hanno.
Étienne è il ragazzo che tutte vorrebbero come fidanzato? NO. Prima ancora, Étienne è il ragazzo che tutte vorrebbero (anzi, vorremmo) come MIGLIORE AMICO.

Ciò che più ho apprezzato della storia tra Anna ed Étienne è che, sebbene i due protagonisti si trovino attraenti dal primo momento che si vedono, questo non è uno degli odiosi innamoramenti-lampo, che personalmente proprio non sopporto.
Anna ed Étienne, nel giro di poco tempo, diventano AMICI. Ma che bella parola, poi è questa. Ci pensate? Un romanzo in cui i due protagonisti circa diciottenni non si vogliono saltare addosso alla prima occasione come un cane con il suo osso stile AbbiGlines, né cominciano a farsi tremila paranoie mentali tipo “oh-povera-me-lui-è-troppo-bello-troppo-fico-per-me”. Diventano amici, scherzano, ridono, si prendono in giro. Parlano. Esiste davvero ancora il dono della parola, incredibile. E parlano di tutto, non solo del loro difficile/oscuro passato, che ultimamente sembra sempre un interessante argomento di conversazione tra neo-innamorati (scusate il cinismo, ma Abbi Glines mi ha rovinata).

Prendete Eleanor & Park e The Fault in Our Stars. Togliete l'ambientazione americana anni '80 e sostituitela con una Parigi romantica, sognatrice, piena di vita e di persone, ai giorni nostri. Date qualche anno in più ai protagonisti, ed eliminate il dramma strappalacrime tipo pugno nel petto. Magari già che ci siete togliete anche un pizzico di “riflessioni sulla vita e sulle sue metafore stile Augustus Waters”, e aggiungete una manciata di personaggi ben delineati e simpaticissimi, una narrazione fluida e briosa e qualche equivoco da commedia rosa, e otterrete il mix perfetto: un'esplosiva miscela che vi farà sorridere, emozionare, battere il cuore e tifare tifare tifare perché alla fine, Anna ed Étienne possano finalmente darselo questo French Kiss

Il Mio Voto: 4 stelline e ½
 
Una storia d'amore dolcissima, con due protagonisti simpaticissimi e adorabili. E un'ambientazione da sogno. Per i romantici, ma anche per chi è stufo delle storie d'amore tristi e piene di drammi. 
Ispira amore.

Voi cosa ne pensate, lettori? Lo avete letto?

16 commenti:

  1. Ne parlano tutti bene, ma non riuscivo mai a decidermi a iniziarlo, dalla trama sembra solamente una storia carina ma niente di che... Ecco, ora la tua recensione mi ha fatto venire voglia di iniziarlo subito! E devo leggere presto anche Eleanor & Park

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    1. Infatti anche io avevo le tue stesse perplessità: una storia carina, ma scontata. E in realtà lo è, solo che è anche molto coinvolgente, e la storia d'amore è dolcissima!
      E sì, se riesci, leggi Eleanor & Park, un must read del genere :))

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  2. Ciao, sono una nuova follower ^^ che bello il tuo blog, mi piace molto (anche io sono appassionata di libri xD); se vuoi passare da me, ecco il link: http://cliccaquiela.blogspot.it/
    Questo romanzo sembra molto bello, lo aggiungo alla WL ^^ ho letto anche la tua recensione de La Corsa delle Onde: anche a me è piaciuto molto!!
    Buona domenica :D

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    1. Ciao! Grazie per essere diventata follower e benvenuta!! :))
      Lo sai che sono già follower del tuo blog? Da poco, non ho ancora avuto modo di commentare, ma ripasserò di certo! ;)

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    2. Uuuh che bello non ci avevo fatto caso xD grazie mille, allora ti aspetto ^^

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  3. Anna and the French Kiss sarà una delle mie prossime letture! Ho sempre voluto leggerlo perché sentivo tutti (e dico tutti) che ne parlavano benissimo e io, da amante di questo genere, dovevo assolutamente averlo *_* La tua recensione ha aumentato la mia voglia di leggerlo eh eh xD

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    1. Infatti anche io sentivo tutti parlarne davvero bene, così alla fine mi sono decisa a leggerlo. Guarda, é davvero una storia carinissima e divertente. Adorabile *-*

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    2. Mi fido! Appena termino il libro che ho in lettura, mi ci fiondo xD

      Se passi da me, c'è un premio che ti aspetta! Spero ti faccia piacere ;)
      http://readingoutlouder.blogspot.it/2014/07/premio-dellamicizia-lovely-blog-award.html

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    3. Ma certo, mi fa super piacere! Passerò di certo! Grazie mille :D

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  4. Se Etienne ha un accento inglese come Joseph Morgan devo assolutamente leggere questo libro xD
    Sembra davvero carino.. l'ambientazione parigina la adoro e poi il fatto che ci siano personaggi credibili ed imperfetti è un gran punto a suo favore :)

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    1. Ahahah sì Joseph Morgan è un mio mito, e dalla descrizione dell'accento di Étienne mi è venuto in mente lui ^_^

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  5. Aaaaw, che bella recensione! *-*
    Voglio leggere questo libro da millenni, ancora non ho trovato l'occasione giusta per prenderlo! Aspetterò di beccarmi i soldi per il compleanno *___*

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    1. Grazie Mel! *-*
      Ahahah come ti capisco, anche io devo sempre risparmiare (anche se ci riesco raramente) :))

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  6. Ciao Giada!
    Grazie per esserti aggiunta tra i miei followers <3
    Bella recensione :)
    Mi ha da sempre ispirato e non so neanche come mai ancora io non l'abbia letto! Anche Eleanor & Park mi manca ancora da leggere :/
    Mi devo dare una mossa eh ;)

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    1. Ciao! Ma grazie a te per essere passata! ^-^
      Leggili entrambi, perché meritano davvero: la cosa più bella di entrambi sono i personaggi, semplicemente adorabili *-*

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