Recensione
“Making Faces”, di Amy Harmon
Data
di uscita: 20 ottobre 2013
Editore: Autopubblicato
Prezzo:
€ 10,36 (copertina
flessibile); € 3,11 (ebook)
Pagine:
494
Trama
tradotta da me: Ambrose
Young era bellissimo. Era alto e muscoloso, con i capelli che gli
ricadevano sulle spalle e gli occhi che ti bruciavano dentro. Quel
tipo di bellezza che abbelliva le copertine dei romanzi rosa, e Fern
Taylor lo sapeva bene. Lei quei libri li leggeva da quando aveva
tredici anni. Ma forse proprio perché lui era così bello, Fern non
aveva mai creduto di poterlo avere... finché lui non aveva smesso di
essere bello. “Making Faces” è la storia di una piccola città
dove cinque giovani uomini partono per la guerra, e soltanto uno fa
ritorno. È la storia della perdita. Perdita collettiva, perdita
individuale, perdita della bellezza, perdita della vita, perdita
dell'identità. È il racconto dell'amore di una ragazza per un
ragazzo ridotto in pezzi, e dell'amore di un guerriero ferito per una
ragazza insignificante. Questa è la storia dell'amicizia che supera
il dolore, dell'eroismo che sconfigge le definizioni comuni, e una
fiaba moderna della Bella e la Bestia, dove scopriamo che c'è un po'
di bellezza e un po' di bestia in ognuno di noi.
Questo è quel
genere di libro che si dovrebbe tenere sotto una teca di vetro,
sempre a portata di mano, come se fosse una bomboletta di ossigeno
oppure un inalatore per l'asma. Un libro da leggere ogni volta che ci
si sente tristi, pieni di sfiducia o frustrazione, ma anche quando si
è felici, quando ci si sente soddisfatti e pieni di vitalità. Un
libro per chi ama, per chi sogna, per chi spera e anche per chi
dispera. Quel genere di storia che non ti stancheresti mai di
leggere e rileggere e che ti emoziona ogni volta come la prima.
Il libro è
inedito in Italia, ma spero davvero che arrivi anche da noi,
perché non leggerlo significa perdersi una storia imperdibile. (EDIT: il libro sarà pubblicato in Italia. Per saperne di più, guarda qui)
Tutto inizia
nell'America del settembre del 2001, poco prima dell'attacco
alle Twin Towers. La storia ruota attorno a tre personaggi: Fern,
Ambrose e Bailey.
Fern Taylor
è una ragazza al suo ultimo anno di liceo, è anonima e bruttina,
o almeno così si vede lei. Questo la porta ad essere timida e
insicura. I ragazzi non la considerano e lei sa benissimo che è a
causa del suo aspetto fisico. A lei però non importerebbe se solo
avesse l'attenzione dell'unico ragazzo che le sia mai piaciuto, anzi
il ragazzo di cui è innamorata da anni: Ambrose Young.
Ambrose è
il campione della squadra di wrestling della scuola, nonché
sogno non così segreto di tutte le ragazze del paese: è bellissimo,
intelligente, gentile, popolare e sa anche cantare. Anche lui al suo
ultimo anno di liceo, ha già un futuro davanti a sé: ha ottime
possibilità di ottenere una borsa di studio per una prestigiosa
università in cui potrà continuare la sua carriera di wrestler come
professionista. Ma Ambrose è molto più di questo, molto più della
facciata che tutti vedono. Dentro di lui si agita un mondo di
insoddisfazione, di mancanza di qualcosa, di frustrazione e angoscia
per la responsabilità di dover sempre essere all'altezza delle
aspettative che tutti hanno su di lui.
Bailey
Sheen invece è il cugino di Fern, suo coetaneo, affetto da
una grave forma di distrofia muscolare, che lo costringe sulla
sedia a rotelle e gli dà poche possibilità di arrivare anche solo
ai vent'anni. Bailey e Fern non sono soltanto cugini, sono migliori
amici, passano tutto il loro tempo insieme e si confidano come
non potrebbero fare con nessun altro.
Nella vita di
questi tre ragazzi, però, tutto cambia con la fatidica data
dell'11 Settembre. La tragedia che colpisce l'America, vista in
diretta televisiva durante una normale mattinata di scuola, li
sconvolge e li cambia profondamente.
In particolare, il
più colpito dall'accaduto è Ambrose, il quale dopo il diploma
decide di arruolarsi nell'esercito e andare a combattere in Iraq.
Per non affrontare da solo questa spaventosa nuova realtà, Ambrose
convince i suoi quattro migliori amici di sempre ad arruolarsi con
lui, e loro, sebbene inizialmente restii, accettano proprio per
non abbandonarlo.
La sua mente
ritornò al reclutatore dell'esercito che era stato a scuola il mese
precedente. Non era riuscito a togliersi quella visita dalla testa.
Come l'intera nazione, voleva che qualcuno pagasse per la morte delle
3000 persone dell'11 settembre. Voleva giustizia per i bambini che
avevano perso le loro mamme o i loro papà. Ricordava la sensazione
di non sapere se la sua stessa mamma stesse bene. Il volo 93 si era
schiantato non molto lontano, appena poco più di un'ora di macchina
da Hannah Lake, portando la realtà dell'attacco molto vicino a casa.
Gli USA erano in Afghanistan, ma alcuni pensavano che l'Iraq fosse la
tappa successiva. Qualcuno doveva andare. Qualcuno doveva combattere.
Se non lui, allora chi? E se non ci fosse andato nessuno? Sarebbe
accaduto di nuovo? Non permise a se stesso di pensarci per la maggior
parte del tempo. Ma ora era ansioso e nervoso, il suo stomaco vuoto e
la sua mente piena.
Ambrose e i suoi
amici restano lontani da casa per circa quattro anni, e
proprio poco prima del tanto agognato ritorno, una mina esplode e
tutto cambia di nuovo.
A fare ritorno
al paese natio è soltanto Ambrose, che non è più quello che era
prima. È l'unico sopravvissuto, ma l'esplosione gli ha fatto
saltare in aria metà del viso, lo ha reso calvo per sempre e gli ha
distrutto un occhio e un orecchio. Quasi irriconoscibile,
Ambrose torna a casa con il peso della vergogna per il proprio
aspetto, dell'opprimente senso di colpa per la morte degli
amici che lui aveva convinto ad arruolarsi, del travolgente dolore
per la perdita di quattro fratelli.
Fern intanto è
cresciuta e il brutto anatroccolo che era al liceo, si è
trasformato in un bel cigno. Ma è ancora lì, quando Ambrose
torna, ancora innamorata di lui come lo è sempre stata, a
prescindere dal tempo che è passato, a prescindere dalle tragedie
che si sono susseguite, e a prescindere anche dal nuovo aspetto di
Ambrose. Lei lo trova ancora bello, e lo ha sempre amato per qualità
che spesso gli altri non notavano.
Saranno Fern e
Bailey ad aiutare Ambrose nell'elaborazione del dolore e del lutto,
in un lungo processo di redenzione e in quel tortuoso cammino
che è l'accettazione di se stessi, attraverso cui entrambi
sono già passati.
Fern insegnerà
ad Ambrose a vedere al di là dell'aspetto fisico, gli farà
capire cosa sia la vera bellezza e come questa si possa manifestare
in forme inaspettate se solo ci si ferma a guardare più in
profondità. Gli mostrerà come si possa amare anche quando il
cuore, frammentato e lacerato, sembra essere irreparabile.
«Avete
mai guardato un dipinto così a lungo che alla fine i colori si
confondono e non sapete più distinguere cosa state guardando? Non
c'è più forma, aspetto o figura, solo colore, solo vortici di
vernice.» disse ancora Fern, e Ambrose lasciò che i suoi occhi si
posassero sul viso che una volta aveva riempito la sua memoria in un
posto molto lontano, un posto che la maggior parte dei giorni avrebbe
preferito dimenticare.
Bailey e Ambrose restarono in silenzio, cercando nuove facce nelle nuvole.
«Penso che sia così anche per le persone. Quando le guardi per davvero, smetti di vedere un naso perfetto o dei denti diritti. Smetti di vedere le cicatrici dell'acne o la fossetta sul mento. Queste cose iniziano a sfocarsi e, all'improvviso, riesci a vederli, i colori, la vita dentro al guscio, e la bellezza assume un significato completamente nuovo.» Fern non smise di guardare il cielo mentre parlava, e Ambrose lasciò che i suoi occhi indugiassero sul suo profilo. Non stava parlando di lui. Stava soltanto riflettendo, meditando sulle ironie della vita. Si stava solo comportando da Fern.
Bailey e Ambrose restarono in silenzio, cercando nuove facce nelle nuvole.
«Penso che sia così anche per le persone. Quando le guardi per davvero, smetti di vedere un naso perfetto o dei denti diritti. Smetti di vedere le cicatrici dell'acne o la fossetta sul mento. Queste cose iniziano a sfocarsi e, all'improvviso, riesci a vederli, i colori, la vita dentro al guscio, e la bellezza assume un significato completamente nuovo.» Fern non smise di guardare il cielo mentre parlava, e Ambrose lasciò che i suoi occhi indugiassero sul suo profilo. Non stava parlando di lui. Stava soltanto riflettendo, meditando sulle ironie della vita. Si stava solo comportando da Fern.
«Sei
ancora bello, Ambrose,» disse Fern, il viso voltato verso di lui.
Lui restò in silenzio per un momento, ma non si ritrasse, non
grugnì, né negò quello che lei aveva detto.
«Credo
che questa affermazione sia più un riflesso della tua bellezza che
della mia,» disse Ambrose alla fine.
Bailey invece gli
infonderà tutta la sua incredibile e travolgente passione per la
vita, per ogni sua sfaccettatura, anche la più dolorosa. Gli
farà capire l'importanza dei piccoli traguardi di ogni giorno
e lo spronerà a non arrendersi, a combattere ancora, a inseguire dei
sogni ormai abbandonati da tempo. Lo incoraggerà a sfidare le
probabilità e a rialzarsi dopo ogni caduta.
«Fern
non pensava di andare abbastanza bene per te allora, e tu non pensi
di andare abbastanza bene per lei adesso. E tutti e due avete
torto... e siete così stupidi! Stuupiiiiiiiiidiii!» Bailey trascinò
fuori la parola con disgusto. «Sono brutto! Non merito l'amore,
aaah!» Bailey li scimmiottò con una voce piagnucolosa e acuta, e
poi scuoté la testa come se fosse completamente deluso. Si fermò un
attimo, preparandosi per una nuova invettiva.
«Ora
mi stai dicendo che hai paura di amare Fern perché non sembri più
una star del cinema? Stronzate, amico! Sembri ancora una star del
cinema... solo una che è passata per una zona di guerra. Le ragazze
ne vanno pazze! Continuo a pensare che magari tu e io potremmo fare
un viaggio on the road e dire a tutte le ragazze che incontriamo che
siamo entrambi veterani. Tu ne hai ottenuto la faccia rovinata e le
mie ferite di guerra mi hanno messo su questa sedia a rotelle. Pensi
che ci crederebbero? Magari poi potrei rimediare un po' di azione. Il
problema è, come farò a toccare un po' di tette se non riesco ad
alzare le braccia?»
Ho
adorato tutti e tre questi personaggi,
così straordinari nella loro ordinarietà, così vivi
attraverso le pagine da sembrare
reali. Durante la lettura sono riuscita ad immedesimarmi con loro
alla perfezione, ho riso e pianto con loro, ho sperato, odiato e
amato con ogni cellula di me stessa, insieme a loro. Ho percepito
chiaramente l'amore incondizionato di Fern per Ambrose, le sue
insicurezze e la sua infelicità iniziale; ho condiviso la
frustrazione, il dolore e il senso di colpa di Ambrose, e il suo
processo di guarigione; e ho sentito sotto pelle ogni risata, ogni
lacrima e tutto il coraggio e la passione pulsante e la vibrante
voglia di vivere, frustrati dall'impossibilità di farlo davvero, che
fanno di Bailey forse il personaggio
che più ho amato e apprezzato, e
che mi ha totalmente annientata, mettendo in discussione le mie
certezze e ribaltando la mia visione del mondo e della vita e del
modo che ognuno di noi ha di viverla.
Personaggi
caratterizzati magistralmente, che insegnano qualcosa con ogni parola
che pronunciano.
«Rita?
Ti piace Rita?»
«Amo
Rita. L'ho sempre amata. E lei è sposata con uno stronzo, il che è
davvero confortante in un modo molto egoista. Se fosse sposata con un
tizio bello, gentile, fantastico, io sarei ancora più miserabile.»
Ambrose
si ritrovò a ridere di nuovo. «Sei davvero un tipo, Bailey! La tua
logica è impagabile.»
«È
quasi divertente. Divertente in senso ironico, intendo. Fern ha
sempre detto che Rita ha passato l'intera vita ad essere rincorsa dai
ragazzi. E che per questo non ha mai avuto la possibilità di
smettere di correre abbastanza a lungo per capire chi era e da quale
tipo di ragazzo avrebbe dovuto lasciarsi acchiappare. È quasi
ironico che io e Rita siamo amici, considerando che io non sono mai
stato in grado di rincorrerla. Forse questo è il lato positivo. Io
non potevo rincorrerla, perciò lei non ha mai dovuto correre.»
Dopo
un po', Ambrose prese Bailey in braccio un'altra volta, e insieme
scesero dalla collina del monumento commemorativo, persi ognuno nei
propri pensieri di vita e di morte e di lati positivi.
Amy Harmon,
di cui non avevo mai letto nulla, ha una scrittura semplice ma
profonda che arriva dritta al cuore, lo cattura e non lo lascia
andare.
Sua è questa
bellissima favola agrodolce, commovente e toccante, sulle seconde
possibilità e sul significato della vera bellezza e del vero
eroismo. Una storia di lotta, perdita e conquista, di dolore,
redenzione e passione, di vita, di morte, di anime affini che si
trovano e si perdono e poi si ritrovano ancora, di amicizia e
speranza e amore, di priorità e di piccole cose, piccoli miracoli,
piccole vittorie, che sono grandi immensi trionfi.
Vi lascio con la
mia citazione preferita di tutto il libro.
«La
vera bellezza, quella che non scompare o non viene lavata via,
richiede tempo. Richiede pressione. Richiede incredibile resistenza.
È il lento gocciolio che crea la stalattite, lo scuotimento della
Terra che crea le montagne, il costante martellamento delle onde che
frantuma le rocce e leviga i bordi irregolari. E dalla violenza, dal
furore, dall'infuriare dei venti, dal ruggito delle acque, qualcosa
di migliore emerge, qualcosa che altrimenti non sarebbe mai esistito.
E
così noi resistiamo. Abbiamo fede che ci sia uno scopo. Speriamo in
cose che non possiamo vedere. Crediamo che ci siano lezioni nella
perdita, potere nell'amore, e che dentro di noi sia racchiuso il
potenziale per una bellezza così magnifica che i nostri corpi non
possono contenerla.»
Il
Mio Voto: 5 stelline!
Una storia d'amore, di perdita e di conquista, di vita e di morte. Meravigliosamente profondo, dolce, malinconico, con personaggi indimenticabili e veri.
Avete letto questo libro? Cosa ne pensate?
Bella recensione! Non ho mai letto nulla di questa scrittrice ma le tue parole mi hanno decisamente convinta ;) L'ho aggiunto in wishlist!
RispondiEliminaGrazie! Se lo leggi, non te ne pentirai.. merita davvero, è una splendida storia :)
EliminaQuesto me l'ero completamente perso, ma mi hai convinto! :) Finisce dritto dritto in wish list! *_*
RispondiEliminaEvviva!! Sono contentissima di averti incuriosita, perché è un libro meraviglioso :D
EliminaBellissima questa recensione! La mia wl si sta allungando ancora di più grazie alle tue recensioni, non ne esco più! :D
RispondiEliminaAhaha non so se esserne felice o dispiaciuta! No, scherzo ne sono più che felice :D
EliminaOddio, questo me l'ero perso per la strada, ma rimedio subito e me lo segno in wl perché devo assolutamente leggerlo :)
RispondiEliminaPenso che potrebbe davvero piacerti! Vabbè che secondo me questo libro può piacere a chiunque :')
EliminaNon lo so, non mi ispira particolarmente ahhaha
RispondiEliminaVabbè magari non è il tuo genere, ma io non lo escluderei comunque! :)
EliminaSto iniziando a scrivere qualcosa sulle seconde opportunità... Devo rimediare anche questo XD
RispondiEliminaSisì, rimedialo rimedialo! :')
EliminaStavo per rotolarmi nella disperazione nel leggere che in italia non sarebbe mai arrivato ma alla fine mi hai salvato (o forse no, il portafoglio NON ti ringrazia).
RispondiEliminaCosa dire... è interessante la storia raccontata e sempre tenendo presente la mia passione per i libri particolari, penso che correrò a segnarmelo!
Devi leggerlo, è meraviglioso! Dai, comunque la Newton Compton ha prezzi accessibili sia in cartaceo che in ebook, meglio di così? ;)
EliminaNon conoscevo ne il libro ne l'autrice ma devo dire che mi ha intrigato parecchio. Peccato che sia in inglese e che io sia troppo pigra per leggerlo in lingua!!! Speriamo lo portino in Italia ^_^
RispondiEliminaLo porteranno in Italia! In primavera uscirà per la Newton Compton :)
EliminaIl modo in cui scrivi mi ha davvero incuriosita!!! Inserito immediatamente nella mia lista di libri da leggere *__*
RispondiEliminaGrazie! Spero che possa piacerti, ma sono sicura di sì :)
EliminaLe applicazioni delle ore e le lancette si distinguono rolex falsi in contrasto con il quadrante blu lucido, che brilla nella luce e ci ricorda l'origine dell'Aquis come Rolex replica orologio da sub. La scala delle 24 ore sul raggio interno degli indici delle ore è ampia e chiara, per non parlare replica Rolex della nitidezza della ghiera calibrata. Tutti gli elementi del tempo si illuminano al buio con una splendida replica orologi tonalità blu - un altro riferimento alla tradizione marittima dell'Aquis. La lunetta è bidirezionale ruotabile, quindi questo replica orologi rolex siti sicuri orologio ha rinunciato alla sua pretesa di orologio da sub a tutti gli effetti, ma questo rolex imitazioni non significa che abbia paura di bagnarsi i piedi. In ogni caso, i subacquei professionisti di oggi hanno orologi rolex falsi quasi sempre un computer da immersione con sé. Resistente alla pressione di 30 bar, Aquis è sempre adatto a fungere da rolex daytona replica aggiornamento meccanico - forse non per immersioni professionali, ma per fare snorkeling nel Mar Rosso, nuotare nell'Atlantico, fare rolex submariner replica il bagno nei Caraibi o navigare sul lago di Ginevra. Questa capacità non è solo dovuta alla sua vendo imitazioni rolex uguali tenuta stagna di 300 metri, ma anche alla sua enorme cassa in acciaio inossidabile da 43,5 mm con la parte rolex imitazioni perfette swiss posteriore avvitata filettata e la corona avvitata. Inoltre, due fianchi avvitati proteggono la corona rolex imitazioni perfette da urti e urti laterali.
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