Buon lunedì, lettori! Scusate l'assenza, è un periodo super stressante, e temo che continuerà così almeno fino a luglio... Non voglio assolutamente abbandonare il blog, però penso che la frequenza dei post diminuirà. Davvero, mi dispiace tantissimo.
Comunque, oggi vi parlo di Isla and the Happily Ever After, ultimo libro della trilogia di Stephanie Perkins. Per ora è ancora inedito in Italia, ma la De Agostini ha già portato da noi il primo libro (Il Primo Bacio a Parigi, ovvero Anna and the French Kiss), e da quello che ho capito l'uscita del secondo è prevista per settembre, quindi è assolutamente probabile che prima o poi arrivi anche questo.
Autore: Stephanie Perkins
Data
di uscita: 14 agosto 2014
Editore: Usborne Publishing
Prezzo:
€ 16,71 (copertina rigida); € 8,97 (copertina flessibile); € 3,45 (ebook)
Pagine: 384
Trama tradotta da me: L'eterna
romantica Isla ha una cotta per il fumettista Josh dal loro primo
anno presso la Scuola d'America a Parigi. E dopo un incontro casuale
a Manhattan durante l'estate, l'amore potrebbe essere più vicino di
quanto Isla possa immaginare. Ma quando cominciano il loro ultimo
anno di liceo in Francia, Isla e Josh sono costretti a confrontarsi
con le sfide che ogni giovane coppia deve affrontare, tra cui drammi
familiari, incertezze sul college e sul futuro, e la reale
possibilità di doversi separare. Arricchita di cameo degli adorati
Anna,
Étienne,
Lola e Cricket, questa dolce e sexy storia di vero amore - ambientata
nelle meravigliose città di New York, Parigi e Barcellona - è
un'adorabile conclusione all'amatissima serie di Stephanie Perkins.
Gli
sorrido. «È bellissimo. Ma dopo che succede?»
«La
parte migliore.» E mi attira tra le sue braccia. «Il per sempre
felici e contenti.»
Dopo
la cinquecentotrentaquattresima commedia rosa che si conclude con i
due protagonisti che, dopo mille equivoci e peripezie, riescono
finalmente a dichiararsi amore eterno, a scambiarsi un lungo e
sospirato bacio e a mettersi insieme, inevitabilmente a qualcuno
verrà da chiedersi “va
bene, ma... e
dopo?”
Cosa succede dopo l'Happily
Ever After?
Dopo il vissero
per sempre felici e contenti?
È davvero tutto rosa e fiori?
Se
vi siete posti queste domande almeno qualche volta nella vita, allora
probabilmente apprezzerete molto Isla
and the Happily Ever After.
La storia di Isla e Josh infatti è molto diversa da quelle di Anna
ed Étienne, e Lola e Cricket, protagonisti dei due libri precedenti della trilogia.
Mentre i protagonisti dei primi due romanzi ci mettono un intero
romanzo per riuscire finalmente a mettersi insieme, Isla e Josh ci riescono
nel giro di un centinaio di pagine. Pochissimo spazio viene dedicato
al “prima”, mentre la maggior parte del libro si concentra sulla
relazione di questi due ragazzi, sui problemi che si trovano ad
affrontare e sulla loro crescita come individui e come coppia. In
questo terzo romanzo, la Perkins si focalizza sulla parte più matura
delle relazioni d'amore, il “dopo”, quella parte che nelle
commedie rosa non viene quasi mai mostrata.
Ad
alcuni piacerà molto, troveranno interessante e innovativo uno Young
Adult che vede due adolescenti alle prese con una vera e propria
relazione, con tutto ciò che questo comporta, la fiducia,
l'intimità, la comunicazione, i progetti per il futuro, la
conciliazione di mondi e stili di vita. Ed è vero, è interessante.
Ma,
almeno per me, in questo caso, non funziona in pieno.
È
mezzanotte, si muore di caldo, e io potrei essere fatta di Vicodin,
ma quel ragazzo – quel ragazzo laggiù – quello è lui. Quel
lui.
Senza
nulla togliere al talento naturale della Perkins, al suo stile così
speciale che dona alle storie che scrive quel pizzico di magia in
più, quello che ti fa sorridere in continuazione e desiderare di
essere al posto della protagonista, però qui c'è qualcosa che stride. Qualcosa che mi ha lasciata perplessa e non
pienamente soddisfatta. Forse perché sono una che, nonostante tutto,
quelle commedie rosa tutte uguali le adora, o forse perché amo
vedere due personaggi innamorarsi, adoro le storie d'amore che si
sviluppano lentamente e che magari affondano le radici in una
profonda amicizia. Con Isla e Josh non ho potuto fare a meno di
pensare che si trattasse di un insta-love un po' insensato, derivato
da una cotta ossessiva e onestamente un po' preoccupante da parte di
Isla nei confronti di Josh. Ma poi in realtà, perché questi due
personaggi si piacciono? Perché si innamorano? L'amore così
travolgente che arriva a consumarli da dove spunta fuori? Boh.
Il
mio più grande problema con questo romanzo però è stata proprio
Isla. Mi capita raramente di cambiare così radicalmente la mia
opinione su un personaggio nel giro di così poche pagine.
All'inizio, Isla mi piaceva moltissimo. Adoravo il suo umorismo e il
suo modo di pensare mi faceva tenerezza, ma soprattutto la capivo.
Trovavo facilissimo relazionarmi a lei, ogni suo pensiero avrebbe
potuto tranquillamente essere un mio pensiero, ogni sua
preoccupazione, desiderio o speranza avrebbero potuto essere i miei.
Poi
il disastro. Nella seconda metà del libro, mi ha dato davvero ai
nervi. Innanzitutto, piangeva IN CONTINUAZIONE. Sul serio, avrei
voluto contare tutte le volte in cui piangeva, ma erano troppe. Che
fosse di tristezza, di rabbia, di gioia o di frustrazione, era una
cosa incredibilmente fastidiosa.
«Ci
sto.. arrivando. Sto iniziando a pensare che forse va bene essere una
tela bianca. Forse va bene che il mio futuro sia incerto. E forse,»
dico con un altro sorriso, «va bene essere ispirati da persone che
conoscono già il proprio futuro.»
«Funziona in entrambi i sensi, sai.»
Circondo il suo dito ghiacciato con il mio. «Che cosa?»
«Gli artisti sono ispirati dalle tele bianche.» Il mio sorriso si allarga. «Una tela bianca... ha infinite possibilità.»
«Funziona in entrambi i sensi, sai.»
Circondo il suo dito ghiacciato con il mio. «Che cosa?»
«Gli artisti sono ispirati dalle tele bianche.» Il mio sorriso si allarga. «Una tela bianca... ha infinite possibilità.»
E
poi la sua insicurezza, i suoi continui dubbi e la sua completa
mancanza di autostima li ho trovati onestamente poco credibili. Lei
ci viene descritta come una bellissima ragazza, intelligente,
spiritosa, con ottimi voti, fluente in due lingue e con due
nazionalità (americana e francese), proveniente da una famiglia
unita e ricca, e che ha praticamente tutte le possibilità del mondo.
Potrebbe andare ovunque, vivere e studiare dove vuole, le basterebbe
puntare il dito su un punto del mappamondo e i genitori non avrebbero
problemi a mandarcela. Insomma, sembra vivere una vita benedetta e
perfetta, e invece... NO. Piange, è triste, insicura, si fa un
milione di problemi inesistenti e stupidi, sembra che niente le vada
bene. Ma il punto è che l'autrice non ci dice da cosa dipendono i
suoi problemi, ci dice che ce li ha, ma non da dove hanno origine. Io
non capisco: essere timida non basta a giustificare tutti i problemi
di Isla. Non avere autostima e sicurezza in se stessi è normale e
comprensibile in ogni adolescente, ma fino ad un certo punto. In Isla
è portato a livelli esagerati, al punto da impedirle di essere
felice, di permettersi di vivere. E non ha senso, perché.. cosa le
manca? Cosa non va nella sua vita? Cosa non va in lei? Perché crede
di non essere degna di amore e di felicità? Questo non ci viene
minimamente spiegato. Il PERCHÈ lei abbia queste assurde convinzioni
non ci viene detto. Le viene anche posta esplicitamente questa
domanda, più volte, ma lei non dà risposta. E per tutta la durata
del libro, durante i suoi continui piagnistei, io non riuscivo a
scrollarmi di dosso la sensazione che stesse soltanto facendo la
vittima, che fosse una ragazzina che non aveva mai dovuto
confrontarsi con i veri problemi della vita.
Questa trilogia mi rimarrà sicuramente nel cuore, ma mentre sono
certa che rileggerò Anna
e Lola,
non sono altrettanto certa che rileggerò anche Isla.
Se però state cercando una storia d'amore carica di zucchero (più delle prime due.. e questa forse è un'altra delle ragioni per cui questo libro non mi ha conquistata in pieno), ma che allo stesso tempo abbia un tono più "maturo", e tenga conto delle difficoltà delle relazioni d'amore e dei problemi di ogni giorno, sono sicura che vi innamorerete della tormentata storia di Isla e Josh.
Un romanzo molto dolce, ma anche più maturo e intenso dei precedenti, conclusione azzeccata ad una trilogia adorabile, ma che, almeno a mio parere, non conquista come i primi due.
Voi
avete letto questo romanzo? O avete iniziato questa serie, leggendo i
primi due libri? Che ne pensate? Fatemi sapere!
Ho amato il primo volume, mentre il secondo è stato un fallimento totale. Sono un po' indecisa se prendere o meno il terzo, perché da un lato vorrei concludere la trilogia dall'altro ho paura che non mi piaccia :3
RispondiEliminaIo invece ho amato il secondo forse anche più del primo (ma sono quasi alla pari comunque), quindi chissà magari a te Isla piacerà di più che a me :)
EliminaIl primo volume lo ha una mia amica in inglese è appena finisce di leggerlo me lo presterà *_* non vedo l'ora! Btw, all'inizio della recensione ho pensato "wow, che bello!" Appunto perché si concentra sul ""e vissero felici e contenti" ma continuando a leggere la tua recensione ho cambiato idea..onestamente non credo che potrebbe piacermi :/
RispondiEliminaSono sicura che Anna ti piacerà, Giusy ^^
EliminaPer Isla non so che dirti.. molti lo hanno adorato, quindi chissà, magari sono io :/
Io devo leggere ancora il primo, per adesso ho solo ceduto alla tentazione di comprarlo :) Sono curiosissima però perchè ho sentito faville in proposito. Bella recensione, come sempre arrivi dritta al punto :) Ciao!
RispondiEliminaGrazie Giulia! :D Anna è quello che è piaciuto a più persone, non ti deluderà!
EliminaNon sapevo che il secondo arrivasse in Italia già a settembre!
RispondiEliminaComunque.. trovo molto interessante la scelta di narrare il "dopo" però leggendo poi la tua recensione anch'io, come dice Giusy, ho cambiato un pochino idea.. non so.. intanto aspetto che arrivino tutti e tre in Italia ^_^
Sperando di non aver letto male, sì a settembre, e se non sbaglio il titolo dovrebbe essere Il Primo Amore Sei Tu :)
EliminaI primi due mi sono piaciuti molto, spero possano piacere anche te ^^
Sono abbastanza indecisa se leggere i libri della perkins o meno:/
RispondiEliminaBella recensione:)
Grazie! I primi due meritano davvero :)
Eliminagià il secondo non mi aveva convinto del tutto, i libri della perkins bisogna prenderli un po' così all'acqua di rose. La storia è sempre un po' la stessa...
RispondiEliminaIo il secondo l'ho amato, forse anche più del primo, mentre molti la pensano come te, quindi penso che i libri della Perkins si percepiscano in modo molto soggettivo ^__^
EliminaComplimenti per la recensione! :)
RispondiEliminaIo ho adorato il primo, mentre il secondo mi aveva lasciato parecchio perplessa. Spero comunque di riuscire a leggere presto anche questo, ma credo sia il caso di abbassare un po' le aspettative :)
Grazie!! :D Io invece ho adorato il secondo, forse anche più del primo ahah. Chissà, magari Isla a te piacerà più che a me ^^
EliminaCiao, scusa per caso sai se gli ultimi due libri della trilogia sono stati tradotti? Recensione meravigliosa, sei molto brava.
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